Alla fine è stato convinto ad arrendersi, l'uomo che ha tenuto in ansia per ore la polizia di Washington, minacciando di far esplodere il suo furgone nell'area di Capitol Hill, già teatro dell’assalto dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump lo scorso 6 gennaio. 

Si chiama Floyd Ray Roseberry, ha 50 anni ed è della cittadina di Grover, in North Carolina.

In alcuni video postati su Facebook (e che il social ha oscurato) l’uomo si è definito un “patriota” e si è detto convinto che Trump tornerà a essere presidente degli Stati Uniti, dopo la cacciata di Joe Biden. Sempre nei suoi proclami, il 50enne ha anche fatto riferimento alla caduta di Kabul in mano ai talebani e ha attaccato anche la speaker della Camera Nancy Pelosi e il partito democratico. 

La presenza dell’uomo e del suo furgone ha innescato l’immediato allarme e la conseguente evacuazione della Biblioteca del Congresso e della Corte Suprema. 

Poi la polizia, arrivata in forze nella zona, ha avviato le trattative per la resa del sospetto, che, dopo aver invocato la rivoluzione nel nome di Trump, si è infine consegnato alle autorità, finendo in arresto. 

(Unioneonline/l.f.)

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