"Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al Consiglio di dare all'Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all'ingresso nell'Unione". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen dopo la riunione del collegio.

"L'Ucraina – ha spiegato - ha chiaramente dimostrato l'aspirazione e l'impegno del Paese di essere all'altezza degli standard europei. L'Ucraina è una democrazia parlamentare molto solida, che vanta un'amministrazione eccellente. L'Ucraina ha mostrato di avere un livello di deficit solido prima della guerra, ha già compiuti passi importanti per essere un'economia di mercato funzionale".

Molto è stato fatto ma molto lavoro resta ancora da fare, ha però aggiunto: "Ad esempio sulla stato di diritto, la giustizia, la lotta alla corruzione e la rimozione del potere degli oligarchi sull'economia".

La decisione all’indomani della storica visita a Kiev, a quasi quattro mesi dallo scoppio della guerra, dei leader Mario Draghi, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e del presidente romeno Klaus Iohannis, nella quale il premier italiano aveva lanciato la lunga corsa dell’Ucraina verso il traguardo di Bruxelles.

Oggi c’è stata anche una nuova visita a sorpresa di Boris Johnson, che ha incontrato a Kiev Zelensky per mostrare il sostegno britannico all’Ucraina. BoJo ha promesso che la Gran Bretagna addestrerà “migliaia di militari ucraini”.

In queste ore è arrivato un duro affondo di Vladimir Putin contro l’Occidente. Per il leader russo “è finita l’era del mondo unipolare dominato dagli Stati Uniti”. E lo stesso Putin è tornato a definire le sanzioni alla Russia “folli e sconsiderate”.

Importanti dichiarazioni anche da parte di Angela Merkel, che per la prima volta dall'inizio del conflitto si è detta disponibile a mediare. Ma non ora. La cancelliera tedesca, una che a Putin dava del tu, ha rilasciato un’intervista a Redaktionsnetzwerk Deutschland: “Non escludo la possibilità di mediare”, ha detto, precisando tuttavia che “la questione non si pone al momento”. Putin “va preso seriamente”, ha aggiunto, ricordando che l’anno scorso ha provato senza successo a coinvolgere il presidente russo in un dialogo

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito le notizie di ora in ora.

Raid nel Donetsk, uccisi 4 civili

Almeno 4 civili sono rimasti uccisi e altri 6 feriti in raid russi compiuti oggi nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo ha riferito il governatore Pavlo Kyrylenko, precisando che due vittime sono state registrate a Panteleimonivka, una a Bakhmut e una a Krasnohorivka. Lo riporta l'Ukrainska Pravda.

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Scholz: “E’ assolutamente necessario parlare con Putin”

"È assolutamente necessario parlare con Putin": lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervistato da Dpa dopo la visita di ieri a Kiev. Scholz ha difeso i colloqui diretti con il presidente russo Vladimir Putin e ne ha annunciato ulteriori. "Continuerò a farlo, così come il presidente francese", ha detto Scholz.

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BoJo: “Capisco Kiev se non scende a patti con Putin”

Il premier britannico Boris Johnson ha affermato nel corso della conferenza stampa a Kiev col presidente Volodymyr Zelensky di comprendere perché gli ucraini non sono disposti a scendere a compromessi con la Russia di fronte alla sua "barbara" aggressione.

"Continuiamo a vedere il deliberato attacco di civili, che indiscutibilmente rappresenta un crimine di guerra e, in un'orrenda eco del passato, la deportazione illegale di persone che secondo le forze armate russe non sono sufficientemente solidali con l'aggressione di Putin", ha affermato il primo ministro.

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Putin: “Ucraina nella Ue? Non siamo contrari”

"L'Ue non è un'organizzazione militare, quindi la Russia non è contraria all'adesione dell'Ucraina". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Forum Economico di San Pietroburgo, citato dalla Tass.

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BoJo: “Pronti ad addestrare migliaia di ucraini”

Il Regno Unito è pronto a lanciare una vasta operazione per addestrare migliaia di militari ucraini. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson al presidente Volodymyr Zelensky nel corso della sua seconda visita a sorpresa a Kiev dall'inizio dell'invasione russa. Londra, in collaborazione coi Paesi alleati, potrebbe formare fino a 10 mila soldati ogni 120 giorni. Per Johnson questa iniziativa ha tutti i presupposti per cambiare la situazione sul campo.

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Merkel: “Potrei mediare, ma non ora”

In un'intervista con Redaktionsnetzwerk Deutschland che uscirà domani, Angela Merkel ha detto di non escludere la possibilità di mediare in un secondo momento nel conflitto ucraino, ma che "la questione non si pone al momento". Lo anticipa lo stesso portale Rnd. Merkel ha ribadito il suo sostegno alla linea del cancelliere Olaf Scholz, dicendo che "ritiene giusto come l'Occidente si schieri a favore dell'esistenza dell'Ucraina, senza partecipare al confronto militare diretto".

Merkel ha poi spiegato che Vladimir Putin va "preso seriamente" e ha raccontato come lo scorso anno abbia ancora provato senza successo a coinvolgere il presidente russo in un dialogo. "Da un lato, Putin non era più disposto a un incontro nel formato Normandia. Dall'altra parte, anche io non sono riuscita a creare un ulteriore formato di discussione tra Europa e Russia per un ordine di sicurezza europeo", ha detto l'ex cancelliera.

Merkel ha anche ipotizzato che i suoi ultimi tentativi siano probabilmente falliti perché era chiaro che fosse alla fine del suo incarico. Sull'ipotesi che Putin abbia aspettato che lei lasciasse il cancellierato per invadere l'Ucraina, Merkel ha detto che "la mia partenza può essere stata un contributo come anche ad esempio le elezioni in Francia, il ritiro delle truppe dall'Afghanistan e il blocco dell'attuazione dell'accordo di Minsk".

L'ex cancelliera ha anche ripetuto che il "brutale attacco" russo è una cesura nella storia europea che avrà effetti per molti anni a venire. L'intera intervista alla ex cancelliera verrà pubblicata domani, sabato, sul portale Rnd.

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Johnson, visita a sorpresa a Kiev

Seconda visita del premier britannico Boris Johnson oggi a Kiev dall'inizio dell'azione militare russa in Ucraina. Lo riferiscono alcuni media del Regno citando fonti ufficiose. Si tratta di un nuovo viaggio a sorpresa, destinato a essere coronato con un altro faccia a faccia con il presidente ucraina Volodymyr Zelensky, che nelle ultime settimane ha più volte elogiato BoJo come "un amico" e il governo britannico come un esempio in seno al fronte occidentale nel sostegno - anche militare - al suo Paese.

"I molti giorni di questa guerra hanno dimostrato che il sostegno della Gran Bretagna all'Ucraina è fermo e risoluto. Sono felice di rivedere il grande amico del nostro paese Boris Johnson a Kiev", ha scritto su Telegram il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

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Putin: “Sanzioni folli, non hanno funzionato”

Le sanzioni contro la Russia "sono folli e sconsiderate, il loro scopo è schiacciare l'economia della Federazione russa ma non non hanno funzionato". Così il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento allo Spief a San Pietroburgo.

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Putin: “Usa credono di essere l’unico centro del mondo”

"Gli Usa pensano di essere l'unico centro del mondo". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando al forum economico di San Pietroburgo.

"L'era dell'ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo", ha aggiunto.

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Ucraina nell’Ue: “Processo lungo e doloroso”

"Non siamo al punto in cui raccomandiamo al Consiglio di aprire negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, si tratta di un processo lungo, doloroso e dinamico ed è un processo in cui anche l'Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale". Lo fa sapere un alto funzionario europeo. "La Polonia, ad esempio, ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all'ingresso nell'Ue". 

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Slitta il discorso di Putin

Slitta di un'ora il discorso del presidente russo Vladimir Putin al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) "a causa di un attacco informatico al sito web del forum, che ha interrotto il sistema di ammissione alla riunione plenaria". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov come riporta Interfax.

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Ue: “Non ci sono rischi immediati per il gas”

"Sulla base del nostro scambio con le autorità nazionali attraverso il gruppo di coordinamento del gas, non vi è alcuna indicazione di un rischio immediato di sicurezza degli approvvigionamenti, ma continuiamo a monitorare la situazione molto da vicino e rimaniamo in stretto contatto con le autorità nazionali dei Paesi colpiti". Lo afferma un portavoce della Commissione europea in merito alle nuove riduzioni delle forniture di gas russo ad alcuni Stati membri dell'Ue.

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Von der Leyen: "Dare all'Ucraina lo status di Paese candidato Ue”

"Oggi abbiamo adottato la raccomandazione al Consiglio di dare all'Ucraina una prospettiva europea e lo status di candidato all'ingresso nell'Unione". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dopo la riunione del collegio.

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Macron: “Nessuna pace se l’obiettivo è schiacciare la Russia”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l'Ucraina non avrà mai pace se l'obiettivo finale del conflitto nel Paese è "schiacciare la Russia". In un'intervista alla tv francese Bfmtv, ripresa da Cnn, di ritorno dall'Ucraina, Macron ha detto di aver sentito dire che "l'obiettivo di questa guerra è schiacciare la Russia. Ed è qui che dico che vi sbagliate. Se si fa così, non si otterrà mai una pace negoziata". Macron ha aggiunto che nemmeno Zelensky ha l'obiettivo di schiacciare la Russia. "Il presidente Zelensky difende la sua terra. E noi vogliamo aiutarlo a farlo. A volte abbiamo vinto la guerra e perso la pace".

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Onu: “Situazione umanitaria nel Donbass estremamente allarmante”

 La situazione umanitaria nell'Ucraina orientale è "estremamente allarmante" e continua a deteriorarsi. Lo afferma l'Onu. "A quasi quattro mesi dall'inizio della guerra, la situazione umanitaria in tutta l'Ucraina, in particolare nel Donbass orientale, è estremamente allarmante e continua a deteriorarsi rapidamente", ha affermato in una nota l'Ocha, l'ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari.

Gran Bretagna: “La Russia ha già perso”

La Russia ha "già strategicamente perso" la sua guerra in Ucraina, subendo pesanti perdite e rafforzando la Nato, e "non prenderà mai il controllo" del Paese. E' quanto afferma Tony Radakin, capo di stato maggiore della Difesa del Regno Unito in un'intervista all'agenzia di stampa Press Association. "Il presidente Putin ha utilizzato il 25% della potenza del suo esercito per raccogliere piccole conquiste territoriali", sostiene l'ammiraglio. "Qualsiasi affermazione che questo sia un successo per la Russia non ha senso. La Russia sta perdendo", ha detto. Secondo Radakin, Putin potrebbe ottenere "successi tattici" nelle prossime settimane, ma sta finendo le truppe e i missili ad alta tecnologia.

(Unioneonline)

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