Continuano i festeggiamenti per il Giubileo di Platino, i 70 anni di regno della 96enne Elisabetta II. Oggi il rito religioso di ringraziamento alla cattedrale di St Paul nel cuore di Londra a cui la sovrana - ha fatto sapere ieri a malincuore – non ha partecipato, “affaticata” dalla festa di ieri.

Accoglienza calorosa per i duchi ribelli Harry e Meghan da vasti settori della folla: Harry in abito civile, ma con le decorazioni militari appuntate al petto, Meghan elegante in un sobrio abito bianco. Entrambi si sono mostrati sorridenti e hanno scambiato battute con autorità religiose e civili: solo l'erede al trono Carlo, in rappresentanza ufficiale del vertice della monarchia al posto della madre e affiancato da Camilla, anche lei in bianco, e il fratello maggiore di Harry, William (secondo in linea di successione), con Kate a sua volta elegante in abito giallo, hanno avuto preminenza sui Sussex nel protocollo.

Il principe Carlo (Ansa)
Il principe Carlo (Ansa)
Il principe Carlo (Ansa)

Fischi e boo invece sono stati riservati al premier Boris Johnson, tuttora minacciato dai contraccolpi dello scandalo Partygate sui ritrovi organizzati fra il 2020 e il 2021 a Downing Street in violazione delle restrizioni Covid allora in vigore per milioni di britannici. Il premier Tory è arrivato con la first lady Carrie (come lui multata per un evento del Partygate) ed è stato l'unico leader fischiato nella parata di arrivi di ministri del suo stesso governo, esponenti delle opposizioni, ex primi ministri, alti papaveri civili e militari. Vestito con un tight, era affiancato dalla moglie in abito rosso lungo con cappello d'ordinanza.

Il premier Boris Johnson (Ansa)
Il premier Boris Johnson (Ansa)
Il premier Boris Johnson (Ansa)

Dopo la rinuncia annunciata ieri sera in extremis alla partecipazione alla liturgia di ringraziamento, tornano a far capolino fra i commentatori britannici di cose reali gli interrogativi sulla tenuta fisica di Elisabetta.

L'interpretazione prevalente è che Elisabetta sia inevitabilmente provata dalle fatiche di ieri, aggravate dai problemi di mobilità pubblicamente confessati negli ultimi mesi. L'espressione usata dal palazzo nel comunicato in cui è stato formalizzato questo ennesimo forfait fa riferimento in effetti a un certo "discomfort": quindi non un malore, bensì - apparentemente - un malessere passeggero frutto di stanchezza.

Kate e William (Ansa)
Kate e William (Ansa)
Kate e William (Ansa)

Un affaticamento, insomma, che non le ha impedito anche dopo l'annuncio di farsi vedere di nuovo in pubblico ieri sera all'interno del parco del castello di Windsor, per l'accensione di un falò che ha dato il via a uno spettacolo luminoso globale in suo onore organizzato contemporaneamente in 3000 diverse località del Regno Unito e delle nazioni del Commonwealth. Ma ha evidentemente suggerito di evitarle l'ulteriore strapazzo di un nuovo spostamento oggi nel cuore di Londra e d'un lungo rito pubblico in chiesa.

(Unioneonline/D)

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