L'ultima volta che è stata vista viva, ripresa dalle telecamere di sorveglianza, camminava tranquillamente per strada.

Da quel momento nessuna traccia della piccola Victoria "Vika" Teplyakova, otto anni, brutalmente assassinata da due persone, marito e moglie, che l'hanno fatta salire in auto con un inganno.

E' successo nella Russia orientale.

La bambina poche ore prima, riportano i media locali, aveva litigato con i genitori ed era uscita di casa da sola per andare da un amico.

Ha attirato l'attenzione della coppia che passava in auto e che le ha offerto un passaggio. E invece i due l'hanno prima violentata, poi strangolata con un sacchetto di plastica e gettata vicino a un laghetto.

I genitori disperati l'hanno cercata per tre giorni con le forze dell'ordine e decine di volontari. Alla fine è stata la donna che l'ha uccisa con la complicità del marito a costituirsi, mostrando poi il punto in cui era stato gettato il cadavere. Lui in un primo momento si è detto innocente, poi ha ammesso le sue responsabilità.

Tutta la comunità è sotto choc.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata