Una vacanza in Grecia, in una delle spiagge più belle di Cefalonia, che all'improvviso si è tramutata in tragedia: alcuni massi rotolano dalla parete rocciosa e colpiscono alla testa Marco Fiorini, 46enne ligure residente a Vimodrone, mentre è intento a osservare una grotta insieme ai due figli più piccoli.

La moglie Chiara Panicari, 40 anni, sta facendo il bagno con il maggiore e accorre subito: il marito ha una brutta ferita alla testa, gli mette un asciugamano intorno al capo, mentre i sassi continuano a cadere e qualche bagnante arriva a coprire il ferito con gli ombrelloni.

Ci sono degli italiani, si offrono di tenere i bambini mentre si attendono i soccorsi: i bagnanti aiutano la donna a portare il marito sul ciglio della strada usando un lettino come barella.

Arriva una prima ambulanza, è piena, ma riescono a dare un po' di ossigeno al ferito. Passano altri lunghissimi minuti, e sono una quarantina dal momento della frana, e finalmente arriva l'ambulanza per Marco, che viene trasportato all'ospedale di Argostoli, dove però non ci sono né terapia intensiva né un cardiochirurgo.

"In quel momento in ospedale ho visto molta agitazione, come se non sapessero bene come fare - racconta Chiara dall'ospedale di Patrasso, dove il marito è stato poi trasferito con un aereo militare greco - eppure siamo andati in vacanza a fare il bagno in Europa, siamo arrivati con un volo diretto, non stavamo mica in un posto sperduto. Come è possibile che in un'isola che si riempie di turisti non ci siano dei soccorsi all'altezza della situazione?".

"In Italia - prosegue - il tempo impiegato dalle ambulanze verrebbe considerato enorme, io capisco che questa è un'isola, ma anche per l'aereo ci sono stati tempi lunghissimi e davvero non capisco perché non abbiano preferito un elicottero, anche per evitare i due trasbordi in ambulanza".

Nella disgrazia, una grossa mano è venuta dal console di Cefalonia, Graziella Micheletti, che è avvocato e assisterà Chiara a livello legale.

"Chiederò alla Farnesina di aiutarmi in qualche modo nei confronti dello Stato greco" annuncia la quarantenne, che ha già fatto una deposizione alla polizia. Oggi, fuori dalla stanza del marito, ancora si domanda: "Come si fa a permettere l'accesso a una spiaggia dove cadono massi e che non ha reti o protezioni? Ho saputo che cadono spesso sia per terremoti sia per l'escursione termica sia per la presenza di capre, e nonostante quello che è successo a mio marito, la spiaggia il giorno dopo era ancora aperta".

Fiorini ha subito diverse fratture, tra cui quella della scatola cranica, e all'ospedale di Cefalonia è stato intubato per una crisi epilettica. A Patrasso, dove è ora ricoverato in una clinica universitaria, è stato operato alla testa: l'operazione è andata bene, ma i medici aspettano a svegliarlo perché "quando hanno diminuito la sedazione si è agitato".

"I parametri vitali sono buoni e mi sembra seguito in maniera adeguata, per ora comunque mio marito non è trasportabile. Non so - conclude la moglie - quando potremo tornare in Italia".

(Unioneonline/v.l.)
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