Russia pronta a colpire infrastrutture ucraine e persino le istituzioni nel cuore di Kiev se all’Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio. A lanciare l’avvertimento è il capo della commissione difesa della Duma, la Camera bassa.

Poi ci pensa Lavrov, costretto a rinunciare alla visita istituzionale in Serbia per la chiusura dei cieli al suo volo da parte di tre Paesi, a rincarare la dose: “Più potente sarà la portata delle nuove armi che l’Occidente fornirà a Kiev, più lunga sarà la gittata dei missili, più saremo pronti a colpire i territori ucraini lontani dai nostri confini, più sposteremo in avanti la linea oltre la quale la presenza dei neonazisti verrà considerata una minaccia per la Russia”.

Continua intanto l’avanzata delle truppe di Mosca nel Donbass, quasi il 60% dell’oblast di Zaporizhzhia è occupato dai militari di Mosca secondo quanto ha detto il governatore della regione, Oleksandr Starukh.

Resta alto l’allarme a Severodonetsk, dove ieri Kiev ha annunciato di aver riconquistato parte del territorio con la sua controffensiva, tanto che la città sarebbe divisa a metà. Ma Zelensky avverte: “Noi resistiamo, ma i russi sono più numerosi e più potenti”.

Sale anche l’allarme sulla crisi alimentare: “Se non si sbloccano le esportazioni, entro l’autunno potrebbero esserci 75 milioni di tonnellate di grano bloccate in Ucraina”, ha detto Zelensky, che sta trattando con Gran Bretagna e Turchia per trovare vie alternative.

Sul fronte italiano, oggi la Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo Sergey Razov e il Segretario Generale del Ministero degli Esteri, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha parlato anche del grano.

In primis ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal Ministero degli Esteri russo. Ha rinnovato la condanna per l’ingiustificata aggressione all’Ucraina e sottolineato l'importanza di definire rapidamente un'intesa per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini per evitare gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.

(QUI  tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

La giornata di ora in ora:

Missili russi sul terminal del grano a Mykolaiv

"Un altro attacco missilistico russo contribuisce alla crisi alimentare globale. Le forze russe hanno distrutto il secondo più grande terminal per i cereali in Ucraina, a Mykolaiv. Alla luce di queste notizie, la disinformazione diffusa da Putin per deviare la colpa diventa sempre più cinica". Lo scrive su Twitter l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.

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Mosca consegna a Kiev i cadaveri dei soldati morti nell'acciaieria Azovstal

La Russia ha iniziato a consegnare all'Ucraina i corpi di decine di soldati morti nella difesa dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. I cadaveri dovranno ora essere identificati attraverso il dna, ha spiegato Maksym Zhorin, ex leader del reggimento Azov ora comandante di un'unità dell'esercito di Kiev. Lo riporta l'Ap sul suo sito.

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Usa ordinano il sequestro di due aerei di Abramovich

Gli Stati Uniti ordinano il sequestro di due aerei di proprietà dell'oligarca russo Roman Abramovich perché prodotti negli Stati Uniti e quindi soggetti alle sanzioni imposte da Washington alla Russia per l'invasionedell'Ucraina. I due aerei un Boeing 787 Dreamliner e un  Gulfstream, sono volati in Russia dopo febbraio, un viaggio che avrebbe richiesto uno speciale via libera americano.

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Michel: “Russia attacca i valori dell’Onu”

La guerra in Ucraina è la responsabilità di "un Paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu" e così facendo Mosca "attacca i valori stessi di questa assemblea". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel nel corso del suo intervento all'Onu.

"Noi continueremo a sostenere l'Ucraina, continueremo ad esercitare pressioni sulla Russia e a metterla davanti alla verità". "Dignità umana, tolleranza, cooperazione multilaterale e diritto internazionale: questi sono i nostri valori, fondamenta delle Nazioni Unite. Qui abbiamo a che fare non solo con una guerra contro un Paese e un popolo, l'Ucraina, ma anche contro tutto ciò che abbiamo costruito dalla fine della Seconda Guerra mondiale".

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 Zelensky: “A Severodonetsk resistiamo, ma russi più potenti”

A Severodonetsk gli ucraini "resistono", ma i russi sono "più numerosi e più potenti". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodomyr Zelensky fotografando la situazione nel principale teatro di battaglia in questo momento in Ucraina. Il presidente ucraino ieri si è recato al fronte nel Lugansk per incontrare e incoraggiare le truppe.

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“Entro l’autunno 75 milioni di tonnellate di grano bloccate”

Se non si sbloccano le esportazioni, entro l'autunno potrebbero esserci 75 milioni di tonnellate di grano bloccate in Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, confermando le trattative in corso con Gran Bretagna e Turchia per una scorta di un Paese terzo dei cargo nel Mar Nero. La via preferita da Kiev, ha tuttavia sottolineato, sarebbe quella di una scorta da parte della sua stessa Marina militare. Lo riporta il Guardian.

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Kiev: “Forze sufficienti per respingere gli attacchi a Severodonetsk”

L'Ucraina ha concentrato "forze sufficienti per respingere gli attacchi russi" a Severodonetsk, ma nessuna delle due parti si sta preparando a ritirarsi. Lo afferma il sindaco della città, Oleksandr Stryuk, citato dal Guardian.

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Lavrov: “Più è lunga la gittata delle armi di Kiev più avanzeremo”

La Russia è pronta a colpire territori ucraini più lontani dai propri confini quanto più potente sarà la portata delle nuove armi che Kiev riceverà dall'Occidente: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo,Sergey Lavrov, durante una conferenza stampa online. Lo riporta la Tass.

"Il presidente Vladimir Putin ha già commentato la situazione che emergerà con l'arrivo di nuovi armamenti, io posso solo aggiungere che più lunga sarà la gittata degli armamenti che fornirete, più noi sposteremo avanti dal nostro territorio la linea oltre la quale la presenza dei neonazisti verrà considerata una minaccia per la Federazione Russa".

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Colloquio Zelensky-Johnson: “Insieme per sbloccare i porti”

"Ho parlato con Boris Johnson. Abbiamo parlato della situazione al fronte. Ho ricevuto la conferma di un nuovo pacchetto di sostegno alla difesa rafforzato per l'Ucraina. Si è sollevata la questione dell'intensificazione dei lavori sulle garanzie di sicurezza. Insieme alla Gran Bretagna stiamo cercando modi per evitare la crisi alimentare e sbloccare i porti". Lo scrive il presidente ucraino Volodimir Zelensky su twitter.

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Mosca: “Colpiremo il governo di Kiev se avrà missili a lungo raggio”

La Russia potrebbe colpire infrastrutture ucraine e istituzioni del governo di Kiev se all'Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio: è l'avvertimento lanciato dal capo della commissione difesa della Duma, la Camera bassa russa. 

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Farnesina convoca l’ambasciatore russo

Il Segretario Generale del Ministero degli Esteri, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del Ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. L'Ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal Ministero degli Esteri russo. Il Segretario Generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa.

Ettore Sequi ha rinnovato all'ambasciatore russo Sergey Razov la condanna per l'ingiustificata aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa, ha ribadito l'auspicio del Governo italiano che si possa giungere presto a una soluzione negoziata del conflitto su basi eque e di rispetto della sovranità ucraina e dei principi del diritto internazionale. Ha infine sottolineato l'importanza di definire rapidamente un'intesa per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini al fine di evitare gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.

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Attacco russo nella regione di Kharkiv, 3 morti

Un attacco russo nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale, ha provocato tre morti e 10 feriti: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleh Synehubov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Synehubov ha aggiunto che le forze di Mosca hanno intensificato i bombardamenti delle aree residenziali nella regione ed hanno attaccato le truppe ucraine vicino a Izium, ma non hanno avuto successo e sono state costrette a ritirarsi subendo perdite.

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Cina a Ue: “Sanzioni alla Russia non risolvono la crisi”

Le sanzioni hanno dimostrato di non essere “un modo corretto per risolvere la crisi in Ucraina": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, commentando nel briefing quotidiano il sesto round di misure punitive contro la Russia decise dall'Ue. Zhao ha rilevato che "con l'escalation e la continuazione delle sanzioni i cittadini europei potrebbero sopportare un prezzo maggiore e il mondo dovrà affrontare sfide più grandi, come la crisi energetica e alimentare". La Cina sostiene l'Ue "nel ruolo attivo a favore di pace, colloqui e costruzione di un quadro di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile". 

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Kiev: “32 giornalisti uccisi in Ucraina da inizio guerra”

Almeno 32 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa: lo ha reso noto su Telegram il ministro della Cultura e della politica dell'informazione ucraino Alexander Tkachenko. Lo riporta l'agenzia Unian.

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Kiev: bombardamenti russi su Severdonetsk sono decuplicati

"Il numero di bombardamenti su Severdonetsk e Lysychansk è aumentato di dieci volte. Nella regione di Lugansk ci sono molte città con una situazione paragonabile a quella di Mariupol: ora i russi stanno livellando Severdonetsk e Lysychansk": lo ha detto il capo dell'amministrazione regionale, Sergey Gaidai, secondo quanto riporta il Guardian.

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Esplosioni a Mykolaiv e Kherson

Esplosioni sono state udite questa mattina a Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Alexander Senkevich, che ha invitato la popolazione ad andare nei rifugi. Lo riporta l'agenzia Unian. Questa mattina anche i residenti della vicina Kherson, già occupata dai russi, sono stati svegliati da esplosioni.

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Mosca, villaggio di confine russo colpito di nuovo da Kiev

Il villaggio russo di Tyotkino – nella regione di Kursk, al confine con l'Ucraina - è stato bombardato di nuovo questa mattina con colpi di mortaio che hanno danneggiato un ponte, senza provocare feriti o vittime: lo ha reso noto il governatore della regione, Roman Starovoit, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe. È la seconda volta che Tyotkino viene attaccato dalle forze ucraine, scrive la Tass: era già stato preso di mira lo scorso 21 maggio.

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Kiev, 31.250 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra

Sono circa 31.250 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che dopo 103 giorni di conflitto si registrano anche 213 caccia, 176 elicotteri e 551 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.386 carri armati russi, 690 pezzi di artiglieria, 3.400 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 125 missili da crociera e 13 navi.

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