Coordinava l’attività di intelligence da Kiev per fornire informazioni ai russi.

Con questa accusa le autorità ucraine hanno arrestato la direttrice di una scuola della capitale del Paese invaso dalle truppe di Mosca.

La donna, ucraina, sarà ora processata e rischia minimo 15 anni di carcere e, per le imputazioni più gravi, anche l’ergastolo.

A riferire la notizia è stato il servizio di sicurezza ucraino Sbu su Telegram. 

Da quanto si apprende, in cambio dei suoi “servigi”, la preside, che lavorava in scuole private e aveva opinioni filo-russe, sperava di essere nominata ministro dell'Istruzione dopo l'occupazione.

Secondo il portavoce dello Sbu, Artem Dekhtyarenko, l'agente russa è stata scoperta e neutralizzata a Kiev, mentre stava esplorando le posizioni di difesa delle forze armate dell'Ucraina, per carpire informazioni e inviarle a Mosca tramite messaggeri. 

(Unioneonline/l.f.)

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