Un ex guardiano di un campo di concentramento nazista di 101 anni è stato condannato a cinque anni di reclusione al termine di un processo in un tribunale del Brandeburgo, in Germania.

Josef Schuetz è la persona più anziana accusata di crimini di guerra durante l'Olocausto, è coinvolto nell’omicidio di 3.518 prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen a Oranienburg, a nord di Berlino, tra il 1942 e il 1945. Aveva 21 anni all’epoca dei fatti.

L’uomo si è dichiarato innocente, dicendo di “non aver fatto assolutamente nulla” e di non essere a conoscenza dei raccapriccianti crimini commessi nel campo.

“Non so perché sono qui”, ha detto Schuetz al termine del processo. Ma i pubblici ministeri affermano che “consapevolmente e volontariamente” ha partecipato ai crimini come guardiano del campo.

Più di 200mila persone tra cui ebrei, rom, oppositori del regime e gay furono detenute in quel campo di concentramento: decine di migliaia morirono per lavori forzati, omicidi, esperimenti medici, fame o malattie prima che i sovietici liberassero il campo.

(Unioneonline/L)

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