Etiopia ed Eritrea hanno firmato oggi una dichiarazione congiunta che mette fine "allo stato di guerra che esiste tra i due Paesi" e promuove la loro "stretta cooperazione" su tematiche "politiche, economiche, sociali, culturali e di sicurezza".

Lo ha comunicato su Twitter il ministro dell'Informazione eritreo Yemane G. Meskel.

L'accordo è stato raggiunto durante un vertice tra i leader dei due Paesi ad Asmara.

All'arrivo nella capitale eritrea il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, era stato accolto con quello che è stato definito uno "storico abbraccio" da parte del presidente Isaias Afewerki. Poi è arrivata la storica firma.

I due Paesi, si afferma nella dichiarazione congiunta, "lavoreranno per promuovere una stretta collaborazione politica, economica, sociale, culturale e di sicurezza".

Inoltre, "verranno ripristinati i legami nei trasporti, nel commercio e nelle telecomunicazioni" e "rinnovati i legami e le attività diplomatiche".

Nella dichiarazione si stabilisce che "saranno implementate le decisioni sul confine" e che "entrambi i Paesi lavoreranno insieme per assicurare una nuova era di pace e amicizia".

Dopo la guerra scoppiata nel 1998 per questioni legate ai confini, i due Paesi aveva firmato un accordo di pace nel 2000, che però non era mai stato pienamente rispettato: l'Etiopia ha infatti mantenuto un presidio militare, ancor oggi presente, nel territorio di Badme, area assegnata all'Eritrea nel 2002 da una commissione internazionale nominata dall'Onu.

(Unioneonline/F)
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