Sull’energia siamo alla resa dei conti tra Occidente e Russia: la Commissione ha deciso di proporre il tetto al prezzo del gas per “tagliare i proventi che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra”. Mossa “assolutamente stupida” per lo zar, che ha replicato così: “Non consegneremo nulla se è contrario ai nostri interessi, in questo caso economici. Né gas, né petrolio, né carbone. Niente”.

In sostanza, chi impone il tetto al prezzo del gas russo non riceverà più nulla. E non solo: “Forse – ha detto da Vladivostok – dovremmo pensare di limitare l’export di grano e altri alimenti verso l’Europa. Credo proprio che ne parlerò con il presidente turco Erdogan, dopo tutto siamo stati noi a elaborare il processo di esportazione dei cereali ucraini”.

Da parte sua Erdogan ha affermato che l’Occidente sta portando avanti “una politica di provocazione” nei confronti della Russia e che non considera questo atteggiamento “giusto”. La Russia “non deve essere sottostimata”, ha aggiunto Erdogan.

“La Russia – ha replicato Kiev in merito al grano – non può imporre all’Ucraina dove inviare il suo grano e l’Ucraina non può imporre lo stesso alla Russia”.

Bruxelles nonostante le minacce è pronta ad andare avanti sul price cap: “Non vale più la pena di ascoltare quello che dice Putin sul fronte dell’energia, la Russia non fa altro che ricattare l’Ue e questo si vede dal fatto che già a diversi stati membri sono state completamente tagliate le forniture. Ora come ora dobbiamo solo proteggerci, rinforzare la nostra posizione”, ha detto la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen.

L’Ucraina intanto, tramite il suo viceambasciatore all’Onu Khrystyna Hayovyshyn, ha detto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che migliaia di cittadini ucraini vengono deportati con la forza in “regioni isolate e depresse della Siberia e dell'estremo oriente” russo, quantificando in 2,5 milioni di persone i deportati ucraini, tra cui ci sarebbero 38mila bambini.

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Di seguito le notizie di ora in ora

Mosca: “Kiev annuncia avanzate per fare pressione su Ramstein”

Il tentativo di controffensiva ucraina nella regione orientale di Kharkiv, in cui Kiev ha rivendicato diverse avanzate, mira a convincere l'Occidente ad aumentare le forniture di armi. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, facendo riferimento alla riunione del Gruppo di contatto sull'Ucraina nella base americana di Ramstein, in Germania. "Fanno di tutto per convincere i partecipanti a questo incontro della necessità di aumentare le consegne militari, a partire dalle forniture di armi offensive aggiornate", ha affermato Zakharova, secondo cui "Zelensky è pronto a tutto pur di mantenere il sostegno militare e finanziario degli Stati Uniti e dei suoi alleati". 

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Kiev: “Riconquistati alcuni territori nel Donbass”

Le forze armate ucraine hanno rivendicato la riconquista di territori nelle controffensive nelle regioni del Donbass e di Kharkiv e nel sud del Paese.

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Due missili ucraini abbattuti sopra una città russa

Due missili provenienti dall'Ucraina sono stati abbattuti sulla città russa di Belgorod, vicino al confine ucraino. Lo riferisce il governatore, Vyacheslav Gladkov. La caduta dei frammenti, ha aggiunto Gladkov, citato da Interfax, ha provocato lievi danni alle case ma non si registrano feriti o morti.

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Usa: "Prestiti e sovvenzioni per 2 miliardi a Ucraina e Paesi vicini”

Gli Stati Uniti hanno approvato altri 2 miliardi di dollari in prestiti e sovvenzioni all'Ucraina e ai Paesi vicini per l'acquisto di attrezzature militari statunitensi. Lo ha dichiarato il Dipartimento di Stato. I nuovi aiuti si aggiungono ai 675 milioni di dollari di nuovi aiuti militari diretti all'Ucraina annunciati oggi dal Segretario alla Difesa Lloyd Austin.

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Usa: “Kiev sta ottenendo successi evidenti sul campo”

L'Ucraina sta ottenendo "successi evidenti" sul campo. Lo ha detto il ministro della Difesa americano Lloyd Austin, aprendo la riunione dei ministri della Difesa della Nato a Ramstein.

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Papa: “Guerra grave per la violazione del diritto e i rischi nucleari”

"L'Europa e il mondo intero sono sconvolti da una guerra di speciale gravità, sia per la violazione del diritto internazionale, sia per i rischi di escalation nucleare, sia per le pesanti conseguenze economiche e sociali. È una terza guerra mondiale 'a pezzi', di cui voi siete testimoni nei luoghi in cui state svolgendo la vostra missione". Così il Papa nell'incontro con i rappresentanti pontifici.

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Kiev: “Uccisi 383 bambini”

Dall'inizio dell'invasione russa, 383 bambini ucraini sono rimasti uccisi e 742 feriti. "Secondo gli ultimi dati aggiornati a oggi, 8 settembre, più di 1.125 bambini sono stati uccisi o feriti in Ucraina a causa dell'aggressione armata della Federazione Russa. Le informazioni ufficiali dei procuratori minorili indicano che 383 bambini sono stati uccisi e più di 742 sono stati feriti", ha scritto la Procura generale su Telegram citata da Ukrinform. La maggior parte dei minorenni è stata colpita nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev, Mykolaiv.

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Missili su Kharkiv, colpiti civili

Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno lanciato cinque attacchi missilistici contro la città orientale di Kharkiv, colpiti anche i distretti di Izium, Chuguyiv e Bogodukhiv: feriti otto civili tra cui un bambino di due anni. Lo riferisce il capo militare regionale Oleg Sinegubov citato dall'Ukrainska Pravda.

(Unioneonline)

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