Sono Marine Le Pen, esponente del Front National, ed Emmanuel Macron, di En Marche, i due candidati alle elezioni presidenziali che oggi in Francia hanno superato il primo turno, ad andare dritti al ballottaggio del 7 maggio.

Esclusi dalla corsa, quindi, François Fillon (Les Republicains), Jean-Luc Mélenchon (La France insoumise), Benoît Hamon (Partito socialista).

La gioia è esplosa nel quartier generale di entrambi i candidati, già nei primi minuti dello spoglio, poco dopo la chiusura dei seggi, alle 20, ma in centro a Parigi, negli stessi istanti, sono scoppiati disordini fra dimostranti antifascisti e la polizia, anche con lanci di oggetti; centinaia i giovani che, in Place de la Bastille, hanno annunciato "una notte di barricate".

"È un risultato storico", sono state le prime parole di Le Pen, che ha ringraziato "tutti i miei compatrioti", definendosi la "candidata del popolo".

E, riferendosi a Macron, ha sottolineato come "non è con l'erede di Hollande che l'alternanza tanto attesa arriverà".

Dal canto suo, le prime parole pronunciate da Macron sono state: "Il popolo francese ha deciso di portarmi in testa al primo turno di queste elezioni", mentre, sul palco, dove era insieme alla moglie Brigitte, ha ringraziato i suoi elettori. "Spero di diventare presidente di tutti", ha aggiunto.

Tra gli esclusi, il socialista Hamon ha subito invitato i suoi elettori a votare per Macron al secondo turno, così come hanno fatto l’ex primo ministro Jean-Pierre Raffarin e Christian Estrosi, sindaco di Nizza, tutti e due sostenitori di François Hollande (primo presidente della Repubblica a non ripresentarsi e che per stasera ha annunciato che non parlerà ma che ha telefonato a Macron per congratularsi).

Anche da Fillon è arrivato l’endorsement per il candidato di En Marche: "La sconfitta è mia, al secondo turno votate Macron", sono state le sue parole. "Dobbiamo scegliere che cosa è meglio per il nostro Paese – ha aggiunto - L'astensione non mi appartiene, soprattutto quando un partito estremista si avvicina al potere: il Front National".

Stesso messaggio dal ministro degli Esteri, Jean-Marc Ayrault che ha scritto su Twitter: "Una scelta chiara: tutta la sinistra, tutti i Republicains devono mobilitarsi per votare Emmanuel Macron, per la Francia, la Repubblica, l'Europa".
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