È morto il piccolo Haidar, nove anni, precipitato in un pozzo tre giorni fa in Afghanistan. La drammatica notizia è stata data da funzionari talebani.

Inutili le forze in campo schierate per salvarlo, con tutto il villaggio di Shokak, nella provincia di Zabul, che si era mobilitato per dare una mano.

Il bimbo era intrappolato a 10 metri di profondità: fino a ieri era in grado di muovere la parte superiore del corpo e le braccia, suo padre era riuscito a parlare con lui e a rassicurarlo attraverso una telecamera calata nel buco. “Stiamo lavorando per tirarti fuori, non piangere”, gli aveva detto, e Haidar aveva risposto: “Va bene”.

Ma la tragedia si è compiuta inaspettatamente, così come successo a un altro bimbo, pochi giorni fa, in Marocco. Rayan era ancora più piccolo, aveva 5 anni, ed è precipitato nel pozzo a 32 metri. Anche in quel caso i soccorritori hanno fatto di tutto per riportarlo in superficie, inutilmente.

(Unioneonline/s.s.)

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