Novak Djokovic, bloccato in Australia perché non in regola con le norme anti-Covid, è trattenuto in una struttura utilizzata dal governo di Melbourne per detenere persone “irregolari” sul territorio nazionale.

E lì resterà in isolamento sino a lunedì, data dell’udienza in cui verrà esaminato il ricorso dei suoi legali.

Fuori dall'edificio, già teatro di un incendio e oggetto di accuse di scarsa igiene e mancata manutenzione, si è raccolta una piccola ed eterogenea folla di sostenitori, dai serbi che sventolano bandiere a no vax e sostenitori dei diritti dei migranti. Il Park Hotel di Melbourne ha una pessima reputazione già da anni, alcuni ospiti hanno denunciato sui social la presenza di larve e muffe nel cibo e meno di un mese fa è scoppiato un incendio che ha portato all’evacuazione.

Attivisti pro migranti protestano davanti all'hotel in cui è trattenuto il serbo
Attivisti pro migranti protestano davanti all'hotel in cui è trattenuto il serbo
Attivisti pro migranti protestano davanti all'hotel in cui è trattenuto il serbo

I FAMILIARI – “Novak prigioniero come un criminale”, attacca il papà del tennista numero 1 al mondo Srdjan Djokovic: "Novak è la Serbia e la Serbia è Novak. Stanno calpestando la Serbia e il popolo serbo. Noi serbi siamo un popolo europeo orgoglioso. Nella storia non abbiamo mai attaccato nessuno, ci siamo solo difesi. Questo è ciò che Novak sta ora facendo", le sue parole in conferenza stampa a Belgrado.

Rincara la dose anche il fratello Djordje "E' il più grande scandalo sportivo e diplomatico. È stato portato in un hotel per migranti in una stanza sporca senza effetti personali, gli è stato detto che gli sarebbero stati restituiti al suo ritorno in Europa. È stato trattato come un criminale ma è un uomo sano, rispettabile e uno sportivo che non ha messo in pericolo la vita di nessuno e non ha commesso alcun reato federale o legale".

Rafael Nadal (Ansa)
Rafael Nadal (Ansa)
Rafael Nadal (Ansa)

NADAL – Rafa Nadal, interpellato sul caso, non usa mezzi termini: "Conosce le regole e le conseguenze a cui vai incontro se non ti vaccini, è una sua libera scelta. Il mondo ha sofferto abbastanza per la pandemia, bisogna vaccinarsi. Credo in quello che dice la scienza. Se mi dicono di vaccinarmi, lo faccio", le sue parole. 

"Ognuno è libero di fare quello che ritiene più giusto - ha aggiunto il campione spagnolo -, ma le regole sono regole, e se non vuoi vaccinarti avrai dei problemi. Dopo che tante persone sono morte negli ultimi due anni, credo che il vaccino sia l'unica via per fermare la pandemia. Questo dice chi capisce queste cose, e io non sono nessuno per avere un'opinione diversa".

“Da un certo punto di vista – è la conclusione – mi dispiace per lui, ma Djokovic conosceva quelle condizioni da molti mesi”.

(Unioneonline/L)

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