Dopo gli ultimi casi di Dengue registrati in Lombardia, in provincia di Varese e nel Bresciano, e in Veneto, è massima attenzione per la diffusione del virus anche in Italia. «La situazione attuale non desta particolari timori – spiegano le autorità –  ma proprio per questo dobbiamo agire subito per evitare che il virus possa diffondersi». La preoccupazione è per l’avvicinarsi della stagione estiva, dove i contagi potrebbero salire e dunque iniziano già a diffondersi le prime raccomandazioni ai cittadini: impiegare insetticidi nelle aree private all’aperto e per uso domestico all’interno delle abitazioni; utilizzare insetticidi e repellenti cutanei; all’aperto, indossare indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo.

A non lasciare tranquille le autorità sanitarie è la situazione dichiarata a Singapore, dove nelle ultime ore si è registrata un'impennata delle infezioni da Dengue: oltre 5.000 casi nel primo trimestre del 2024, in netto aumento rispetto ai 2.360 casi segnalati nello stesso trimestre dell'anno precedente.

Allarme anche dal continente americano, che «a causa degli oltre 3,5 milioni di contagi e degli almeno mille morti», riferisce l'Organizzazione panamericana della Sanità (Paho), «si avvia a registrare nel 2024 la peggiore epidemia di febbre dengue della storia», concentrando l'80% dei casi mondiali.

L’incidenza della malattia è aumentata del 249% rispetto allo scorso anno e del 354% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Casi di febbre dengue sono stati segnalati in 18 paesi del continente, ma il Brasile, l'Argentina e il Paraguay sono di gran lunga i paesi più colpiti.

Il picco stagionale della malattia è atteso fra maggio e ottobre, dunque i dati potrebbero significativamente aumentare.

(Unioneonline/v.l.)

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