È affondato nel 1912, a seguito della collisione con un iceberg, e ora si trova a 3.800 metri di profondità nell’Oceano Atlantico. 

Oggi il Titanic si mostra al “pubblico” come non si era mai visto, grazie a un lavoro di mappatura subacquea che – con la tecnologia 3D – ha registrato ogni dettaglio dell’imbarcazione. Per la nave, scoperta nel 1985, non è la prima volta “sotto i riflettori”. Ma questa volta si è andati oltre le riprese.

La ricostruzione, precisa e meticolosa, ferma il tempo mentre il relitto viene divorato dall’acqua salata, nel fondo del mare. «Ci sono ancora tante domande che non hanno ricevuto risposta - ha spiegato Parks Stephenson, studioso del transatlantico –. Questo modello tridimensionale è uno dei primi passi importanti per ricostruire la storia del Titanic attraverso una ricerca basata su prove concrete».

La mappatura sarà utilizzata da Atlantic Productions per un documentario e il modello è stato realizzato da un'azienda specializzata, la Magellan Ltd, che con dei droni sommergibili ha passato più di 200 ore a fotografare la nave, della quale ha acquisito più di 700 mila immagini.

I fotogrammi hanno consentito di creare una panoramica virtuale che mostra l'imbarcazione per com'è: spezzata in due e circondata da detriti. Tantissimi i dettagli: il numero seriale di un'elica, alcune statue, delle bottiglie di champagne mai aperte, decine e decine di scarpe. Molte le informazioni che si possono ottenere per capire cosa è successo davvero la notte dell'incidente. La poppa è completamente distrutta ma la prua è ancora perfettamente riconoscibile. 

(Unioneonline/v.f.)

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