La vergogna antisemita andata in scena all'ultimo derby della Capitale è stata fortemente sanzionata. Un Daspo di 5 anni all'ultrà che indossava la maglia Hitlerson, un cittadino tedesco simpatizzante biancoceleste, oltre all'allontanamento a vita dallo stadio, deciso dalla Lazio, anche di altri due tifosi che si sono esibiti in saluto romani e cori antisemiti.

All'identificazione del supporter tedesco si è arrivati visionando le telecamere che, tra l'altro, lo avevano immortalato alcuni minuti prima del derby di Roma in un pub nella zona di Ponte Milvio. Con indosso la maglia Hitlerson 88 ha atteso il fischio di inizio in compagnia di alcuni tifosi della Lazio. Da lì ha raggiunto lo stadio Olimpico e poco prima di entrare nell'impianto, alcuni istanti prima di varcare i tornelli, ha indossato una giacca verde in modo da nascondere la maglia con quella scritta agghiacciante. Accortezze che non sono risultate sufficienti ad evitare di essere individuato dagli uomini della Digos. E' un cittadino tedesco sui 40 anni l'uomo che domenica si è fatto fotografare in tribuna Monte Mario con la maglia che inneggia al Fuhrer.

Gli inquirenti hanno ricostruito tutti suoi movimenti, grazie anche al lavoro della Scientifica e degli agenti del commissariato Prati, analizzando le molte telecamere presenti nella zona intorno allo stadio. L'uomo è accusato dalla Procura di Roma della violazione della legge Mancino sull'incitamento all'odio razziale. Nei suoi confronti il Questore ha emesso un Daspo di cinque anni sulla base di una istruttoria della Divisione Anticrimine.

Il giorno dopo il "simpatizzante laziale" è salito a bordo di un aereo che lo ha riportato a Berlino dopo avere alloggiato per almeno due giorni in un albergo in zona Prati. Per lui quanto accaduto domenica sera è il secondo episodio di profilo penale all'interno dell'Olimpico. Nel 2009, infatti, assieme ad un connazionale invase il campo di gioco sempre durante la sfida che oppone la Roma e la Lazio. Anche in quel caso scattò una denuncia al termine di una giornata in cui si registrarono tafferugli tra le tifoserie al di fuori dallo stadio, nei pressi della Tribuna Tevere.

Nei confronti del tedesco e degli altri due tifosi che hanno dato vita a cori antisemiti una volta terminato l'iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta dalla Procura della Repubblica l'autorizzazione al questore a fornire le generalità la Lazio di Claudio Lotito "applicherà con severità il codice etico e disporrà il non gradimento, quindi l'allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno".

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