Allarme a Pechino per un nuovo e pericoloso focolaio di Covid-19.

Nella capitale cinese si sta infatti registrando un boom di infezioni, che sta svuotando strade, uffici e centri commerciali: la popolazione, infatti, è costretta a restare a casa perché malata o per semplice precauzione, nonostante solo pochi giorni fa il governo abbia deciso di allentare le restrizioni anti-virus previste dalla politica di “tolleranza zero”, che negli ultimi tempi ha anche portato a proteste in alcune località della Repubblica popolare.

Sempre a Pechino si sta inoltre verificando un vero e proprio assalto alle farmacie, che ha svuotato gli scaffali di medicinali per curare raffreddore e influenza portando a carenze a livello nazionale di farmaci. E scarseggiano pure i kit per i test Covid fai da te.

Intanto la National Health Commission (Nhc) cinese ha rinunciato a tracciare tutti i nuovi casi annunciando che non avrebbe più incluso le infezioni asintomatiche nel suo conteggio giornaliero: «È impossibile cogliere con precisione il numero effettivo di infezioni asintomatiche", ha affermato l'Nhc.

Ieri la Commissione sanitaria ha annunciato ufficialmente solo 2.291 casi sintomatici in tutta la Cina. Ma i positivi reali sarebbero invece milioni.

(Unioneonline/l.f.)

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