È altissima la tensione nel Caucaso con gli scontri fra Armenia e Azerbaigian per la regione autonoma del Nagorno Karabakh. L'esercito azero ha bombardato le postazioni degli indipendentisti armeni, che avevano attaccato nel corso della notte, per poi lanciare una vera e propria controffensiva. Sono 16 gli indipendentisti uccisi dalle forze dell'Azerbaigian.

"Stiamo tutti uniti dietro al nostro stato e il nostro esercito (...) e vinceremo. Lunga vita al glorioso esercito armeno", ha scritto su Facebook il premier armeno, Nikol Pashinyan, dopo la notizia dell'abbattimento da parte dei ribelli filo-armeni di due elicotteri azeri.

È questa la peggiore delle crisi armeno-azere che si registrano negli ultimi anni.

Le due ex repubbliche sovietiche caucasiche hanno combattuto una sanguinosa guerra per procura negli anni Novanta, il cui bilancio è stato di circa 30.000 morti, dopo che i separatisti armeni hanno preso il controllo della regione azera del Nagorno Karabakh nel 1991.

Dal 1994 è in vigore un accordo di cessate il fuoco fra i due Paesi, che però non sono mai arrivati a una pace. Sul caso hanno tentato un'opera di mediazione anche gli Stati Uniti, la Francia e la Russia.

(Unioneonline/s.s.)
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