Clamoroso ritorno a Downing Street per David Cameron. L’ex premier Tory, che ha guidato il governo dal 2010 al 2016, quando fu travolto nel 2016 dal risultato del referendum sulla Brexit che lui stesso aveva convocato, facendo campagna per il no e perdendo, è stato oggi designato ministro degli Esteri dal premier Rishi Sunak.

Cameron, che 7 anni fa aveva annunciato parallelamente il suo “ritiro” dalla politica, è stato parallelamente cooptato d’urgenza nella Camera non elettiva dei Lord, è infatti obbligatorio per i membri del governo britannico.

La decisione è arrivata dopo il siluramento della ministra dell’Interno, la controversa Suella Braverman, falco della destra Tory anti-migranti. James Cleverly è stato spostato dagli Esteri all’Interno, e agli Esteri è arrivato appunto James Cameron.

«Sono stato in disaccordo con Rishi Sunak su alcune decisioni individuali in passato, ma so che è un leader forte e capace», è il commento di Cameron, che riferisce di aver accettato l’incarico «per spirito di servizio verso il Paese in un momento di drammatiche sfide globali».

Tra le sfide globali citate «il conflitto russo-ucraino e la crisi in Medio Oriente», questioni su cui il Regno Unito «deve agire in dialogo stretto con i suoi alleati per far sentire con forza la propia voce».

(Unioneonline/L)

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