Una serie di attentati con ordigni esplosivi si sono verificati nelle ultime ore in diverse chiese di Santiago del Cile, in quella che sembra essere una violenta azione di protesta contro Papa Francesco, che è atteso lunedì sera nel Paese latino americano per una visita pastorale di tre giorni.

Almeno quattro gli attacchi contro altrettante chiese cattoliche: in tre sono andati a buon fine, causando danni alle porte e alle facciate date alle fiamme, un quarto è stato invece neutralizzato dalla polizia.

In una delle chiese prese di mira, quella di Santa Isabel de Hongria, è stato trovato un volantino di minacce con un'intimidazione al Santo Padre: "Libertà per tutti i prigionieri politici nel mondo, Wallmupu (il territorio della tribù dei mapuche, ndr) libero, autonomia e resistenza. Papa Francesco, le prossime bombe saranno sotto il tuo abito talare".

Gli attacchi sono opera di sconosciuti, tanto che la stessa presidente cilena Michelle Bachelet parla di "episodi molto strani, perché non rivendicati da gruppi specifici ma da sedicenti corpi liberi".

E in mattinata, un gruppo di manifestanti, capeggiati da Roxana Miranda, ex candidata presidenziale, ha occupato la sede della nunziatura apostolica di Santiago per protestare contro la visita del Papa. Al grido di: "La plata del fisco se la lleva Francisco", ovvero "I soldi del fisco se li porta via Francesco".

In questo caso la protesta è più che altro contro i milioni che si stanno spendendo per la visita del Santo Padre.
© Riproduzione riservata