Re Carlo III sta «meglio. Non abbiamo dettagli del suo tumore. Ma ha 75 anni e pare sulla buona strada. Mi dicono che stia migliorando, decisamente». Così a Repubblica dalla Gran Bretagna Robert Hardman, biografo del sovrano.

«Nessuno al palazzo si sta preparando al peggio - aggiunge - né per quest'anno, né per l'anno prossimo. Non c'è una vera cura per il cancro: devi fermarlo. E al momento mi dicono che si sia fermato».

Un'abdicazione è possibile? «Non credo ciò accadrà alla nostra monarchia. Perché William non vuole salire sul trono così. Carlo può comunque continuare a lavorare durante la malattia, come ha fatto sua madre. E poi, anche in casi estremi, ci sono altre soluzioni temporanee come i cosiddetti 'consiglieri di Stato'. La monarchia snella è stata una necessità: il mondo è cambiato. E Harry, Meghan e Andrea si sono auto-esclusi».

Secondo lo scrittore, comunque, non è questo l'anno peggiore per la Royal Family: «Chi lo ha vissuto, sa che il 1992, quando è morta Diana, è stato peggiore. Perché la monarchia britannica non è mai stata in discussione come allora». Harry e Meghan «hanno fatto una scelta che non mi pare stia portando frutti. Le accuse di razzismo alla famiglia, per esempio, erano lunari. Mi sembra che siano davvero mal consigliati. Non hanno guadagnato in popolarità e non l'hanno fatta perdere agli altri membri».

Quanto a Kate Middleton «ha chiesto privacy e le auguriamo il meglio – precisa Hardman – . Il caso della foto modificata ha incrinato la fiducia, anche perché la principessa aveva questa aura di perfezione... Ma si è subito presa la responsabilità. E con quel video in cui ha confessato la malattia ha riconquistato tutti». 

(Unioneonline/v.l.)

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