Migliaia di persone a Edimburgo per rendere omaggio ai resti della regina Elisabetta II – morta a 96 anni l'8 settembre nella residenza scozzese di Balmoral – esposti nella cattedrale di St Giles. 

Ieri sera, a dare inizio alla veglia attorno al catafalco, erano stati i quattro figli della sovrana britannica: re Carlo e i principi Anna, Edoardo e Andrea.

Il feretro ha poi lasciato la cattedrale ed è stato caricato su un volo speciale per Londra, accompagnato a bordo dalla principessa Anna. È arrivato nella base della Raf di Northolt, per poi proseguire il suo viaggio con un corteo stradale verso Buckingham Palace. Un fiume di gente ha seguito il corteo, l’arrivo al Palazzo è stato accolto da un lunghissimo applauso.

CARLO IN IRLANDA DEL NORD – Carlo III intanto, oggi è in Irlanda del Nord, tappa delicatissima per il suo tour fuori dai confini interni dell'Inghilterra. Ci è stato per ben 40 volte, oggi per la prima volta da capo di Stato per ricevere le condoglianze e scambiare con rappresentanti popolari gli impegni di lealtà.

Accolto con grande calore da una folla di persone a Belfast, si è impegnato di fronte alle autorità e ai rappresentanti di tutti i partiti dell’Irlanda del Nord a seguire le orme di sua madre nello sforzo per favorire la riconciliazione e un futuro migliore nella nazione storicamente più turbolenta del Regno Unito.

Il nuovo sovrano ha ricordato a Hillsborough Castle come la regina Elisabetta abbia "pregato" e contribuito durante il suo intero regno per "rimarginare le ferite" dell'Irlanda del Nord: consapevole "del dolore" sperimentato da tanti in questa terra, cui era fortemente legata, e al contempo fedele al pilastro di un "sistema costituzionale" a garanzia di tutte le nazioni del Regno.

In precedenza lo speaker Alex Maskey - nel suo caratteristico accento irlandese - aveva elogiato la regina Elisabetta "non come un'osservatrice distante dei dolori e delle tragedie" dei nordirlandesi, ma come un esempio di "leadership positiva" in grado di "aiutare ad abbattere le barriere e d'incoraggiare la riconciliazione".

LA RUSSIA ESCLUSA – Intanto, come previsto, la Russia è stata esclusa per volere del governo britannico dagli inviti al solenne funerale di Stato della regina Elisabetta II in programma a Londra lunedì 19 settembre.

Lo riportano fonti informate citate dalla Bbc. Mosca paga pegno per l’invasione dell’Ucraina, al pari della Bielorussia sua alleata e della Birmania, a sua volta sanzionata dopo la stretta seguita all'ultimo golpe militare. L'Iran è invece invitato, ma soltanto al livello di ambasciatore. Alle esequie è attesa la presenza di circa 500 dignitari stranieri, inclusi capi di Stati o di governo. 

(Unioneonline/D)

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