Ha scatenato dure repliche da parte dei sostenitori della Brexit e del Partito conservatore britannico la frase pronunciata dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che ieri ha dichiarato che coloro che hanno promosso l'uscita del Regno Unito dall'Ue senza avere un piano per su come portarla a termine meritano "un posto speciale nell'inferno".

La leader dei Tories alla Camera dei Comuni Andrea Leadsom, ha detto che il politico polacco dovrebbe scusarsi per il suo commento "offensivo, vergognoso e assolutamente inaccettabile".

"Sono sicura che quando ci rifletterà, desidererà di non averlo fatto. Stiamo conducendo una trattativa tra amici, alleati, vicini. Dovrebbe assumere un atteggiamento collegiale e collaborativo e queste dichiarazioni lo sminuiscono completamente", ha affermato l'esponente conservatrice.

La frase di Tusk è stata commentata anche da Sammy Wilson, portavoce per la Brexit del Democratic Unionist Party nordirlandese, secondo il quale "Donald Tusk ha dimostrato ancora una volta il suo disprezzo per i 17,4 milioni di persone che hanno votato per sfuggire alla corruzione nella Ue. Questo diabolico euro maniaco fa del suo meglio per tenere il Regno unito incatenato alla burocrazia e al controllo Ue".

Ieri il presidente del Consiglio europeo ha inoltre ribadito il no di Bruxelles a nuove negoziazioni con Londra.

Per smorzare i toni è intervenuto nella polemica anche il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, che ha affermato ironicamente: "Sono meno cattolico del mio amico Tusk. Credo nel paradiso, non ho mai visto l'inferno, salvo da quando lavoro qui. Questo è un inferno".

(Unioneonline/F)
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