Il premier britannico Boris Johnson sta valutando di partire per una missione lampo direttamente a Kiev. Vuole essere lui il primo leader di un Paese occidentale a raggiungere il presidente Volodymyr Zelensky, che da quando è scoppiata la guerra è sempre rimasto in prima linea.

Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione russa, BoJo si è sentito quasi quotidianamente con il leader ucraino ed è stato, almeno su questa sponda dell’Atlantico, l’uomo di Stato che ha usato le parole più dure contro lo zar russo Vladimir Putin. 

Secondo i tabloid inglesi l’inquilino di Downing Street, che per il momento non conferma, ha chiesto ai suoi 007 di mettere giù un piano concreto per consentire il viaggio in sicurezza ma gli apparati d'intelligence di Sua Maestà non sarebbero entusiasti all’idea: nella capitale devastata dai bombardamenti un viaggio del primo ministro inglese sarebbe estremamente pericoloso.

Il progetto invece piace molto agli ucraini e lo dimostra il fatto che il titolare della Difesa, Oleksii Reznikov, capo delegazione ai finora inutili negoziati con Mosca, come meta della sua prima visita lampo fuori dall'inferno di Kiev ha scelto proprio Londra. 

Ospite del ministro britannico Ben Wallace, ex ufficiale di carriera e veterano dell'Afghanistan, Reznikov non ha parlato in pubblico del possibile viaggio di Johnson ma ha elogiato nella breve conferenza stampa spalla a spalla con il collega d'oltremanica il sostegno militare offerto da Londra.

"Il ruolo del governo britannico è speciale, il suo coraggio e il suo spirito sono in netto contrasto con la passività d'altri Paesi", ha detto, ricordando come la Gran Bretagna sia stata la prima nazione europea a fornire armi "potenti" all'Ucraina per fronteggiare "il terrorismo di Stato" di Mosca: sintetizzato in un elenco che comprende "150 bambini uccisi dall'inizio dell'invasione" nonché "400 scuole o asili e 110 ospedali distrutti". Non senza ammonire che il Cremlino deve essere imperativamente "fermato o altrimenti andrà oltre. E attaccherà altri Paesi".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata