Un vero e proprio mistero avvolge la sorte di un bimbo francese di 2 anni e mezzo, di nome Emile, scomparso nel nulla da un piccolo villaggio (25 abitanti) delle Alpi di Alta Provenza, a nord di Digne-les-Bains, dove era appena arrivato con i nonni materni per le vacanze.

Dopo l’allarme le forze dell’ordine hanno battuto la zona da cima a fondo, anche con l’ausilio di elicotteri e unità cinofile. Ma di Emile nessuna traccia. 

In azione anche volontari ed esperti della scientifica, questi ultimi chiamati a passare al vaglio centinaia di chiamate e messaggi telefonici delle persone presenti nella zona.

Il bimbo è stato avvistato l’ultima volta alle 17.15 di sabato da due vicini, mentre stava giocando da solo in una viuzza del borgo. Poi più nulla.

Le indagini proseguono nel riserbo e non si sa neppure chi della famiglia di Emile fosse presente in casa al momento della scomparsa del piccolo.

«In 48 ore avremmo dovuto ritrovare il bambino in questo perimetro, di circa 5 chilometri», ha detto il prefetto Marc Chappuis.  Aggiungendo: «ma non ci fermiamo, non perdiamo le speranze». 

Intanto, sui social si è sparsa la voce di un appello che avrebbero lanciato la madre e il padre di Emile, ferventi cattolici: un invito a pregare una “veggente” del luogo – la venerabile sorella Benoite Rencurel – affinché consenta di ritrovare il piccolo sano e salvo. 

(Unioneonline/l.f.)

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