La Corte Suprema spagnola ha espresso parere contrario alla concessione di un indulto totale da parte del governo a Juana Rivas, donna condannata lo scorso aprile a due anni e mezzo per aver sottratto nel 2016 i due figli al padre e suo ex compagno, l'italiano Francesco Arcuri con cui conviveva a Carloforte. Lo si apprende da un comunicato ufficiale.

La corte si è divisa a metà anche sulla possibilità di un indulto parziale: otto magistrati hanno votato a favore e otto contro. In ogni caso, l'ultima parola riguardo alla possibile concessione della grazia spetta al governo, guidato attualmente dal socialista Pedro Sánchez.

Il caso riguardante Rivas e Arcuri è balzato all’attenzione delle cronache dopo che venne alla luce, nell'estate del 2016, che la donna si era allontanata con i due figli dal luogo in cui la coppia viveva in Sardegna e aveva fatto ritorno in Spagna. In quel momento, la giustizia chiedeva a Rivas di riportare i figli al padre, fatto che avvenne solo dopo che la donna e i due minori rimasero in luogo ignoto per circa un mese. Rivas ha sostenuto di aver agito in tal modo per proteggere i figli da Arcuri, condannato per maltrattamento sulla ex compagna nel 2009 e poi denunciato di nuovo da lei stessa per motivi simili a più riprese.

L'uomo, da parte sua, si è invece difeso sostenendo di essere vittima di diffamazioni.

Juana Rivas finora ha scontato parte della sua pena ai domiciliari e parte in un centro di reinserimento sociale. 

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