"Nei prossimi giorni schiereremo oltre 750 soldati in via precauzionale dopo le minacce contro il nostro personale nelle installazioni americane". Così il ministro della Difesa Usa Mark Esper, dopo l'attacco all'ambasciata statunitense di Baghdad di ieri.

Migliaia di manifestanti hanno preso d'assalto la struttura. "Morte all'America", recitavano alcuni slogan con un bilancio di oltre cinquanta feriti. Recentemente Esper aveva inviato 500 militari in Kuwait (vicino all'Iraq) affermando che il numero sarebbe salito a 4mila soldati se la situazione fosse peggiorata.

Le proteste non si sono ancora placate e fanno riferimento al raid nel quale sono morti 25 militanti: era diretto contro il gruppo Kataib Hezbollah, responsabile di un attacco la settimana scorsa in cui è stato ucciso un contractor americano.

Il presidente Donald Trump avvisa su Twitter: "L'Iran sarà ritenuto pienamente responsabile per le vite perse ai danni di qualsiasi delle nostre sedi. Pagheranno un prezzo salato".

(Unioneonline/M)
© Riproduzione riservata