Dopo oltre 20 anni di missione internazionale, l’Afghanistan torna sotto il controllo dei talebani, che hanno annunciato la rinascita dell'Emirato Islamico.

Kabul è caduta nelle ultime ore e i miliziani hanno preso il controllo anche dello scalo di Kandahar, la seconda città più importante.

Il Paese è nel caos e la popolazione sta prendendo d'assalto gli aeroporti per fuggire.

Ore concitate anche per gli italiani presenti sul posto: intorno alle 14.30 l'aereo dell'Aeronautica Militare con 74 persone a bordo, tra cui una ventina di rifugiati, è atterrato all’aeroporto romano di Fiumicino. 

A bordo membri del personale dell'ambasciata, connazionali che si trovavano in Afghanistan e una ventina di ex collaboratori afghani a rischio ritorsioni se fossero rimasti in Patria.

Si tratta del primo volo del ponte aereo messo a punto dalla Difesa per evacuare gli italiani.

"Sono stato 11 anni in Afghanistan. Ho visto all'inizio la speranza di un Paese che poteva rifiorire, ora vediamo un Paese con il cuore in gola. Adesso la situazione è peggiorata ulteriormente", ha detto Pietro del Sette, che si occupa di cooperazione e sviluppo dell'agricoltura, rientrato poco fa in Italia, "tanta gente doveva venire sui voli ma non è venuta. C'è stato anche un tentativo da parte di qualcuno di entrare sul nostro aereo".

"Ci sentiamo traditi. I nostri collaboratori hanno creduto in noi e ora sono abbandonati e rischiano a vita. Abbiamo lasciato collaboratori a Kabul e non sappiamo ora come aiutarli, come dobbiamo fare. Donne che non possono muoversi, che hanno collaborato con noi , che abbiamo formato, ostetriche, medici, che lavoravano con noi ed ora sono abbandonati. I nostri ospedali sono abbandonati, non hanno farmaci, e malati muoiono. Bambini che non hanno da mangiare. La situazione è gravissima. Io sono un medico rifugiato che ha collaborato a progetti sanitari a Kabul e nelle province. Abbiamo costruito progetti ed ora sono abbandonati. Avevo creduto molto nella transizione ed ora sono deluso", ha dichiarato un medico afghano che lavora con l'agenzia italiana per la Cooperazione, sbarcato anche lui a Roma.

"L'impegno dell'Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione" e "l'Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani, e in particolare quelli delle donne", si legge in un tweet dell’account ufficiale di Palazzo Chigi.

Nel post si sottolinea che "il presidente del Consiglio Mario Draghi è in continuo contatto con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio" e "ringrazia le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan".

(Unioneonline/F)

Il caos all’aeroporto di Kabul

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