Niente discoteca per un gruppo di ragazzi napoletani a cui è stato vietato l'ingresso in un noto locale di Ibiza. Ai giovani, tra i 20 e i 24 anni, è stato impedito di partecipare ad un party poiché nelle serate precedenti si erano verificati litigi e furti con "protagonisti" loro concittadini.

"Mia figlia Alessia ieri si è vista negare l'entrata perché residente in provincia di Napoli - attacca su Facebook Salvatore Ferraro, il padre di Alessia Ylenia, fra i ragazzi esclusi -. I buttafuori, una volta controllati i documenti, hanno detto che loro non accettavano napoletani. Tale comportamento è inammissibile e razzista ed è da stigmatizzare specialmente in quanto avvenuto in una struttura nota a livello mondiale. Basta essere ghettizzati. Basta essere individuati con Gomorra. ".

In un primo momento gli uomini della sicurezza della discoteca hanno affermato che la festa fosse riservata a residenti o persone che lavorano nell'isola per poi far entrare una coppia di milanesi. "C'erano giunte voci sulla diffidenza nei confronti dei napoletani - racconta Alessia Ylenia nel corso in un'intervista a "Il Mattino" -. Siamo rimasti delusi e mortificati perché siamo persone perbene ed educate. Abbiamo fatto la fila due volte, ma ci hanno umiliato".

(Unioneonline/M)
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