L’intelligence degli Stati Uniti d’America ha identificato il leader dell’Isis-K, ovvero la costola del gruppo estremista Daesh nella regione afghana del Khorasan.

A renderlo noto è il Dipartimento di Stato Usa, che svela anche il nome del capo della “filiale” islamista nel Paese che dalla scorsa estate è tornato in mano ai talebani. Si tratta di Sanaullah Ghafari, alias Shahab al-Muhajir.

Da quanto si apprende, l'emiro dell'Isis Khorasan è stato nominato nel giugno 2020. Ghafari è responsabile anche delle operazioni legate al sostegno economico del gruppo. 

Il nome dell’Isis-K è arrivato alla ribalta delle cronache nei giorni convulsi e drammatici del ritiro di Usa e alleati dall’Afganistan, alla fine di agosto. Proprio dall’Isis-K sarebbe infatti stato ordito il sanguinoso attentato kamikaze messo a segno all’aeroporto di Kabul preso d’assalto da migliaia di persone speranzose di riuscire a lasciare il Paese a bordo di uno degli aerei occidentali in partenza, per timore delle rappresaglie dei taliban.  Pesantissimo il bilancio in termini di vite umane: le vittime furono 170, tra cui 13 soldati americani.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha spiegato che contrastare l’Isis e la sua cellula in Afghanistan, responsabile della nuova ondata di attentati nel Paese, resta una priorità per gli Usa, così come l’individuazione dei loro fiancheggiatori. 

(Unioneonline/l.f.)

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