Arrivano in Ucraina, anche se ci vorranno mesi, decine di tank occidentali per rinforzare la posizione di Kiev sul terreno, alle porte del secondo anno di guerra e tra i timori di un'offensiva russa di primavera. 

All'indomani delle indiscrezioni dei media, è arrivato l'ok ufficiale del cancelliere tedesco Olaf Scholz all'invio di 14 Leopard 2 all'Ucraina, il via libera per gli altri Paesi alla fornitura dei carri armati di fabbricazione tedesca - in primis la Polonia - e la promessa di addestrare gli ucraini al loro uso in Germania. Poche ore dopo, Washington ha annunciato la fornitura di 31 carri armati Abrams, completando il tandem euro-americano delle armi pesanti in favore dell'Ucraina. «Sono i tank più potenti al mondo», ha sottolineato Biden dopo aver avuto «una lunga conversazione» con Scholz, il presidente francese Macron, il premier britannico Sunak e la premier Giorgia Meloni a rappresentare l'Italia, che il leader americano ha ringraziato per l'invio dell'artiglieria a Kiev.

«Siamo uniti nel sostegno all'Ucraina», ha spiegato il capo della Casa Bianca, assicurando che non è stata la Germania a «costringerlo a cambiare idea» sull'invio degli Abrams, che non rappresentano «un'offensiva contro la Russia», ha poi tenuto a precisare. Di tutt'altra idea è Mosca, che ha condannato la mossa occidentale: gli Abrams in Ucraina «bruceranno allo stesso modo degli altri» carri armati, sono state le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, mentre l'ambasciatore russo in Germania ha definito «altamente pericolosa» la decisione di Scholz. 

Secondo Spiegel, gli alleati europei sono pronti a dare 80 Leopard 2 all'Ucraina, per formare due battaglioni di 40 veicoli. Dodici i Paesi che avrebbero accettato di fornire carri armati tedeschi, tra questi sicuramente la Polonia e la Norvegia. Ai Leopard si aggiungono poi i 14 Challenger promessi da Londra e ora gli Abrams americani, che sono «un passo importante verso la vittoria» di Kiev, secondo Zelensky, che ha ringraziato Scholz e Biden, sollecitandoli però a fare presto.

Se da una parte l'Ucraina esulta infatti, dall'altra preoccupano i numeri e i tempi di consegna, dettagli «cruciali» per il presidente ucraino. Ci vorranno a quanto pare almeno tre mesi prima che i Leopard di Berlino arrivino in Ucraina. Mentre gli Abrams statunitensi dovranno essere addirittura prodotti ex novo, e anche qui «ci vorranno mesi», secondo i funzionari Usa. L'addestramento delle forze ucraine sui carri armati americani «inizierà presto», ha spiegato inoltre Biden, avvertendo però che sono tank molto complessi e «ci vorrà tempo». Così, a Kiev tocca aspettare.

(Unioneonline/D)

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