"Sei solo è sempre un Asino, vorrei spararti in bocca. Firmato ps".

E' il messaggio intimidatorio che ha ricevuto il presidente del Veneto Luca Zaia all'indirizzo ufficiale della presidenza regionale, per il quale è stata presentata ufficialmente una querela per minacce e diffamazione alla Polizia delle Comunicazioni.

Diverse le attestazioni di solidarietà di carattere bipartisan rivolte a Zaia: "La violenza e gli stupidi non hanno ragione di esistere nella società civile", ha detto il presidente leghista della Lombardia Attilio Fontana, portando la sua solidarietà "all'amico Luca Zaia". Così il vicesegretario dem Andrea Orlando, secondo cui "la violenza va sconfitta e, adesso più che mai, le istituzioni democratiche difese".

"Gli autori di queste vili minacce siano al più presto identificati e bloccati. In un momento come questo è particolarmente necessaria la massima cooperazione e il rispetto per l'impegno di tutti coloro che sono impegnati in attività di Governo", ha dichiarato Alessia Rotta del Pd.

La vicinanza al presidente del Veneto è giunta infine anche dalla segretaria della Cisl Annamaria Furlan, che ha definito "gravi ed inquietanti le minacce ricevute. Un ulteriore campanello di allarme di un clima di violenza verbale e di intimidazioni che bisogna respingere con grande unità e cooperazione tra istituzioni e società civile".

Per Zaia non è la prima volta: a novembre, una "story" su Instagram lo aveva raffigurato a testa in giù assieme ad altri esponenti leghisti, richiamando le storiche immagini della caduta del fascismo a Piazzale Loreto.

A febbraio due vicentini, uno dei quali si era poi scusato, sono stati condannati per diffamazione aggravata per dei post offensivi su Facebook. Un altro giovane del trevigiano, sullo stesso social, aveva accusato Zaia di razzismo e invitato a "sparargli in testa". Tutti messaggi "intercettati" e denunciati.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata