«Stiamo valutando quale sia la strada più veloce per introdurre l'arresto in flagranza differita anche per gli autori di violenze sugli operatori». Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervistato dal Corriere della Sera in merito alle misure del governo sulle azioni di contrasto alle violenze contro strutture e personale sanitario degli ospedali.

«Il tema sta a cuore a tutti - sottolinea Schillaci – Non credo avremo difficoltà a trovare un accordo parlamentare. La situazione è insostenibile e vogliamo fermare l'escalation di aggressioni».

La flagranza differita consiste nell'arresto dell'autore del reato a 48 ore dall'episodio se in possesso di testimonianze video e foto, una misura che assimilerebbe gli ospedali agli stadi: «Purtroppo siamo arrivati a questo punto - nota Schillaci - Filtri agli ingressi e telecamere sono altri strumenti utili. È un cambiamento culturale che non riguarda soltanto la sanità. Basta vedere cosa succede nelle scuole, dove vengono malmenati i docenti».

Tra le altre misure «stiamo lavorando sulla formazione del personale e su campagne di sensibilizzazione per i cittadini». E aumentano i posti di polizia nei Pronto soccorso: «In un anno i presìdi sono saliti da 126 a 198 e Piantedosi si è impegnato ad aumentarli. Gli agenti da 299 sono saliti a 432. Un forte deterrente, certo. Però se succede come a Pescara e Foggia, dove in 40 hanno assaltato il pronto soccorso, anche queste misure possono rivelarsi insufficienti».

(Unioneonline/v.l.)

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