Di nuovo nei guai Omar Favaro, conosciuto come il “fidanzatino di Novi Ligure” e protagonista di una vicenda di cronaca nera che sconvolse l’Italia intera nel febbraio 2001.

Omar era ancora minorenne quando fu condannato a 14 anni con la fidanzata Erika De Nardo per aver ucciso a coltellate la madre e il fratellino di lei.

Oggi 40enne, Omar è sotto accusa per violenza e minacce nei confronti della ex moglie e per maltrattamenti in famiglia di cui sarebbe rimasta vittima anche una figlia in tenera età. Favaro è stato accusato dalla Procura di Ivrea (Torino) per episodi avvenuti prima del 2022, in particolare ai tempi delle restrizioni per il Covid.

La moglie, da cui ora si è separato, si è rivolta ai carabinieri dopo aver subito minacce e violenze in cui sarebbe rimasta coinvolta anche la figlia piccola, di cui la coppia discuteva per l’affidamento. La Procura di Ivrea ha chiesto una misura cautelare che il gip non ha tuttavia concesso, ora il caso è sul tavolo del Tribunale del Riesame e le indagini proseguono.

Ad assistere Omar è Lorenzo Repetti, lo stesso avvocato che lo seguì per il delitto di Novi Ligure: «Il suo passato - dice il legale - non c'entra ma continua a perseguitarlo e non deve essere strumentalizzato come invece si sta cercando di fare in una vicenda che guarda caso nasce proprio durante una causa di separazione dove è in discussione l'affidamento della figlia».

Già nel 2016 Omar è stato condannato a quattro mesi per lesioni personali ai danni di un giornalista milanese che aveva provato a intervistarlo in un bar di Acqui Terme (Alessandria), dove lavorava dopo aver scontato la condanna per l'omicidio.

(Unioneonline/L)

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