Il tribunale collegiale di Imperia ha condannato in primo grado a 20 anni di reclusione un uomo di 40 anni accusato di violenza sessuale nei confronti della figlioletta (che all'epoca dei fatti aveva 7 anni), di una nipote acquisita della moglie (che all'epoca aveva 11 anni) e di una amica di quest'ultima (12 anni).

Durante la requisitoria il pm Francesca Dentis aveva chiesto una condanna a 8 anni. La Corte ha invece inflitto all’uomo più del doppio della pena sollecitata dall’accusa. 

Si tratta di più episodi avvenuti a Imperia. «Ritengo assolutamente ingiustificata una condanna così pesante - afferma il legale della difesa, Ersilia Ferrante - sia alla luce delle richieste del pm, che delle considerazioni della difesa. Attendo di leggere le motivazioni della sentenza e ricorrerò in Appello, confidando in un giudizio più appropriato».

Nei confronti dell'uomo è stata anche disposta una provvisionale di 50mila euro, con risarcimento da concordarsi in sede civile.

Inoltre, è stato sottoposto a pene accessorie: oltre alla perdita della patria potestà, il divieto di avvicinarsi a dei minori anche dopo il fine pena.

(Unioneonline/l.f.)

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