Ha violentato ripetutamente la figlia di quella che ora è la sua ex compagna, sin da quando era poco più di una bambina, e approfittando anche dei ritardi mentali della piccola.

Per questo un 59enne di origini sarde residente a Valmontone - riporta Il Messaggero - è stato condannato dal Tribunale di Velletri a nove anni di carcere per violenza sessuale aggravata su minore, oltre che al pagamento di una provvisionale di 20mila euro.

La vittima, dicevamo, è la figlia della ex convivente dell'uomo. Fino a quando la relazione è durata i tre vivevano insieme a Colleferro, ed è lì che si sarebbero consumate le violenze.

Venute alla luce solo dopo, e grazie all'intuizione dei genitori di un'amica della vittima.

I due si erano insospettiti del fatto che, nonostante quell'uomo ormai non vivesse più con la ragazzina e con la madre, continuasse a sentirla al telefono, ponendo anche delle domande equivoche. Che riguardavano persino l'amichetta e figlia della coppia che ha segnalato tutto ai carabinieri facendo partire le indagini.

Elemento cardine dell'intero processo è stato l'incidente probatorio, nel corso del quale la ragazzina ha raccontato cosa le avesse fatto l'orco per anni. I due, stando al racconto della vittima, hanno avuto anche rapporti sessuali completi.

La difesa ha provato a rimarcare i ritardi mentali della vittima, ma è servito a poco. Perché i giudici hanno inflitto una condanna persino più severa di quella richiesta dall'accusa, che era di sette anni.

(Unioneonline/L)
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