Dopo la sentenza della Cassazione, che lo ha condannato a un anno e 15 giorni di reclusione per vilipendio del presidente della Repubblica, il senatore Umberto Bossi chiede l'affidamento ai servizi sociali per evitare il carcere.

L'istanza verrà depositata dal legale dell'ex segretario leghista Domenico Mariani e verrà motivata con la volontà del politico italiano "di poter proseguire l'attività politica a Palazzo Madama".

I fatti risalgono al 2011, quando durante un comizio il leader del Carroccio ha definito l'allora capo di Stato Giorgio Napolitano "terun".

Lo scorso 12 settembre gli Ermellini hanno confermato la condanna del senatur disposta dalla corte d'appello di Brescia nel gennaio del 2017 (in primo grado il tribunale di Bergamo gli aveva inflitto una pena di 18 mesi di reclusione).

Il 26 settembre era arrivato per Bossi l'ordine di carcerazione.

Dal momento che le condizioni di salute del politico varesino rendono incompatibile la sua detenzione in carcere, il leader leghista potrà accedere a una delle misure alternative: domiciliari, semilibertà, servizi sociali.

(Unioneonline/F)

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