Al termine della Via Crucis, al Colosseo, Papa Francesco ha recitato la sua preghiera per "tutte le croci del mondo".

Tra queste c'è anche quella dei migranti, che "trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici".

Nell'elenco del Santo Padre anche la croce di chi è "affamato di pane e di amore", "assetato di giustizia e di pace" e quella delle "persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti".

Il Pontefice ha inoltre ricordato le "persone assetate di giustizia e di pace" e quelle che "non hanno il conforto della fede".

E ancora "la croce dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza" - i bimbi abusati -, quella delle "famiglie spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall'omicida leggerezza e dall'egoismo" e quella dell'ambiente, vittima di "occhi egoistici e accecati dall'avidità e dal potere".

Nella lunga preghiera di Bergoglio anche un riferimento alla Chiesa, "che si sente assalita continuamente dall'interno e dall'esterno" e che "fatica a portare l'amore di Dio perfino tra gli stessi battezzati".

Davanti a tutte queste "croci del mondo", Papa Francesco ha chiesto a Cristo di "ravvivare in noi la speranza della resurrezione e della definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte", chiudendo con queste parole il rito del Venerdì Santo.

(Unioneonline/F)
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