Verona revoca la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano.

Non una decisione presa sull'onda di nuovi elementi ma una proposta che era stata avanzata un anno fa da Alberto Zelger, consigliere in quota Lega.

Lo scrittore era finito nel mirino per alcune dichiarazioni nei confronti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, oltre che per la sua provocazione sulla liberalizzazione di cocaina e droghe leggere: "La cocaina andrebbe legalizzata - aveva detto - solo così si bloccherebbero i pozzi di petrolio delle organizzazioni criminali. La legalizzazione trasformerebbe l'economia mondiale".

Messa al voto la decisione di togliergli la cittadinanza onoraria, è arrivata l'approvazione anche in considerazione del fatto che Saviano, secondo diverse voci politiche della città scaligera, "ha scelto una via diversa da quella del 2008" che aveva portato all’attribuzione del riconoscimento.

LA RISPOSTA - "Cari amici veronesi – ha scritto in risposta su Facebook Roberto Saviano – da oggi non sono più un vostro concittadino, ma continueremo a scambiarci opinioni anche quando non saremo d’accordo, a proporre soluzioni anche se scomode e a vigilare sull’operato dei nostri amministratori: perché questo fanno i cittadini. Questo provvedimento non riguarda solo me – ha aggiunto – ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi. 'Non è nostro concittadino chi non la pensa come noi', ecco cosa vuole dire". E infine: "Ma Verona è molto meglio dei guitti che la rappresentano ora in Consiglio comunale".

(Unioneonline/s.s.)
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