Vaccino, domani arriva il primo carico di Moderna: ipotesi consegna alle Regioni più "virtuose"
Si ragiona anche sull'ipotesi di includere gli over 80 nella prima fase della vaccinazione, per diminuire decessi e ingressi in terapia intensivaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Arriverà domani, con 47mila dosi in consegna, il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna destinato all'Italia.
Lo stock giungerà a Roma e sarà portato all'Istituto superiore di sanità, per poi essere distribuito tra le varie Regione.
Per questo primo lotto si sta valutando l'ipotesi di consegnare le dosi alle Regioni virtuose, quelle che in questa fase riescono a smaltire più rapidamente le fiale che arrivano, somministrando un numero elevato di vaccini.
Sono quasi 650mila le dosi somministrate in Italia, il 70% di quelle ricevute. Al momento la Regione più "virtuosa" è la Campania, davanti a Umbria, Veneto, Toscana, Valle d'Aosta e Sardegna. Ci sono anche Marche, Lazio, Emilia Romagna, Sicilia e Abruzzo che hanno somministrato più del 75% delle dosi ricevute. Le peggiori Provincia di Bolzano, Calabria e Lombardia, uniche tre sotto il 50%.
Tutte le consegne del vaccino Moderna verranno gestite da Kuehne+Nagel. Dan Staner, vicepresidente e direttore della Regione Emea per Moderna, ha dichiarato che si tratta di un traguardo "davvero emozionante, siamo orgogliosi del ruolo che il nostro vaccino svolgerà nell'affrontare questa mandemia in Europa, è una delle più grandi imprese logistiche che Moderna abbia affrontato da quando è nata dieci anni fa".
Quanto a Pfizer, parte del terzo carico con 470mila dosi è già arrivato in Italia, i furgoni con le fiale sono diretti nei vari centri di distribuzione. Le consegne termineranno mercoledì. BioNTech ha annunciato proprio oggi che nel 2021 produrrà 2 miliardi di dosi di vaccino contro il coronavirus.
Intanto si sta valutando in Italia la possibilità di indicare ulteriori categorie per questa prima fase della campagna vaccinale. Oltre a medici, ospiti e operatori delle Rsa, potrebbero partire già in questi giorni le vaccinazioni degli anziani over 80, allo scopo di diminuire decessi e ingressi in terapia intensiva. A seguire, tra le altre categorie prioritarie, potrebbero rientrare anche i docenti.