Jannik Sinner e il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, sono stati ricevuti questa mattina dal nuovo Pontefice, Leone XIV.

Insieme al numero 1 del mondo anche la sua famiglia e quella del presidente della federazione.

Nell’udienza privata, avvenuta a sorpresa questa mattina, la federazione ha portato con sé dal Pontefice anche i trofei vinti nel 2024 dalle nazionali azzurre maschili e femminili, la Coppa Davis e la BJK Cup.

La notizia è stata confermata anche dal direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni: «Sì, è nota la passione del Papa per lo sport», ha detto.

Sinner ha regalato una racchetta da tennis al Papa, aveva portato con sé anche la sua e una pallina e ha chiesto a Leone: «Vuole giocare?». Il Papa gli ha mostrato la sala con lampade e altra mobilia e ridendo ha risposto: «Lasciamo stare, qui meglio di no». Leone ha anche aggiunto ridendo: «A Wimbledon mi lascerebbero...», intendendo che sul famoso campo britannico lo avrebbero fatto giocare, visto il dress code che impone il colore bianco sui campi in erba londinesi. 

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Robert Francis Prevost, dopo essere stato nominato cardinale da Bergoglio, in un’intervista aveva parlato della sua passione per il tennis: «Mi considero un discreto giocatore dilettante di tennis. Da quando ho lasciato il Perù ho avuto poche occasioni per allenarmi, quindi non vedo l'ora di tornare in campo. Finora il nuovo lavoro non mi ha lasciato molto tempo libero».

Dicono che avesse un buon rovescio. Nei giorni scorsi il Papa parlando con i giornalisti aveva ironizzato: «Giochiamo a tennis ma non chiamiamo Sinner», aveva detto, riferendosi al significato della parola “sinner” in italiano, “peccatore”. «È bellissimo per noi tennisti avere un Papa che ci segue e ha giocato», aveva commentato Sinner.

(Unioneonline/L)

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