Si torna a parlare dei vaccini, e in particolare della norma che "rimanda" l'obbligo per le famiglie di presentare la documentazione relativa ai propri figli per l'ammissione a nidi e scuole dell'infanzia. Un passo indietro che arriva a pochissimi giorni dalla completa riapertura degli istituti scolastici, con le famiglie e il personale dei plessi a gestire disagi non da poco.

Il ripensamento del Governo giallo-verde - con un emendamento di due relatori del Movimento 5 Stelle - segue le audizioni degli esperti nelle Commissioni riunite di Montecitorio, ovvero medici, pediatri ed esperti degli Istituti superiori di Sanità, che avevano contestato nel merito una scelta che avrebbe messo a rischio la salute dei bambini.

"Sarebbe sicuramente preferibile rimodulare le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale intervenendo con una disciplina organica - spiega Vittoria Baldino, relatrice M5S della proposta di modifica del 'milleproroghe' - La disposizione in essere rischia di generare una certa confusione sul piano normativo, anche in considerazione del fatto che essa entrerebbe in vigore ad anno scolastico già iniziato".

Ma l'opposizione non perdona la gestione caotica del tema vaccini e per voce della presidente dei deputati di Forza Italia Mariastella Gelmini attacca 5 Stelle e Lega: "Siamo di fronte ad una scelta poco razionale e molto ideologica che ha come unico scopo quello di raccattare il consenso di una rumorosa minoranza refrattaria alla scienza e alla medicina, nell'illusione che basti solo questo per governare un Paese. Non è questo il cambiamento di cui l'Italia ha bisogno".

A livello regionale, però, la confusione aveva già spinto alcune giunte a provvedimenti autonomi, come l'Anagrafe Vaccinale Unica del Lazio, con tutti i dati degli iscritti a partire dalla fascia d'età 0-6 anni. E ancora la Regione Toscana, che, come spiega il presidente della commissione Sanità Stefano Taramelli, con la legge "Disposizioni relative alla prevenzione vaccinale", immediatamente eseguibile, pone la salute dei più piccoli al primo posto.

Ministro della Salute Giulia Grillo. (Foto Ansa)
Ministro della Salute Giulia Grillo. (Foto Ansa)
Ministro della Salute Giulia Grillo. (Foto Ansa)

Ora se la modifica al "decreto milleproproghe" verrà confermata dal voto alla Camera, dovrà per prassi ritornare nuovamente in Senato per un'ulteriore approvazione. E i tempi potrebbero allungarsi alla metà di settembre, quando, cioè, le scuole saranno già iniziate quasi in tutto lo Stivale.

Nel frattempo, però, l'associazione dei presidi scolastici aveva già fatto sapere di non volersi adeguare alla circolare ministeriale dello scorso, che introduceva l'autocertificazione delle vaccinazioni come modalità sufficiente per l'accesso ad asili e scuole d'infanzia. Anche perché il decreto Lorenzin, legge di Stato che stabilisce la necessità di fornire alla scuola le ricevute vaccinali fornite dalle ASL, è ancora in vigore e ha priorità rispetto a qualsiasi circolare ministeriale.

(Unioneonline/b.m.)

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