"Sulla nuova dose di vaccino anti-Covid per coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson, l'intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati i 6 mesi dall'inoculazione o per chi vuole anche prima. La decisione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dovrebbe arrivare entro oggi". Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa e con riferimento agli italiani vaccinati con J&J, che sono nel Paese circa un milione e mezzo. 

Per la terza dose di vaccino anti-Covid – ha poi proseguito Costa –  "è ragionevole pensare ad una estensione della platea" e "credo entro la fine dell'anno si potrà arrivare ai 50enni". 

Quindi l’appello a "tutti quei cittadini per cui è già prevista la somministrazione della terza dose: devono iniziare a prenotarsi nelle piattaforme regionali per aiutare da un punto di vista organizzativo e logistico", la precisazione.

"Da parte del Governo - ha ribadito il sottosegretario - c'è ovviamente la massima disponibilità a stare al fianco delle Regioni, e trovare le soluzioni per ristorare quelle regioni che hanno dovuto impegnare risorse straordinarie".

"La Toscana - ha anche detto - ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda il piano di vaccinazione. Abbiamo raggiunto in questa regione percentuali straordinarie, quindi sicuramente c'è stata una macchina efficiente dal punto di vista logistico e organizzativo. Ripeto, c'è la consapevolezza da parte del Governo che c'è bisogno di risorse, c'è bisogno di sostenere le Regioni in tutto quello che hanno fatto in questo periodo di emergenza". 

Tra oggi e domani, sempre secondo quanto precisato dal sottosegretario, “sarà approvato dal governo il nuovo protocollo per la scuola". L'obiettivo, ha aggiunto, "è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad. Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più”. “È troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l'attività didattica in presenza", la conclusione.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata