I medici non avevano dato loro alcuna speranza eppure, grazie ai genitori che non si sono dati per vinti, ora potranno vivere una vita normale.

È la storia di Rayenne e Djihene, due sorelle di un anno e mezzo provenienti dall'Algeria, unite per il torace e per l'addome, arrivate al Bambino Gesù dopo un appello su Facebook.

Nel giro di 6 mesi bambine e genitori hanno potuto lasciare la loro città di origine, Oum El Bouaghi, nel nord-est dell'Algeria, e trasferirsi in Italia, a Roma, per essere curate nel prestigioso ospedale pediatrico.

L'operazione, che per la sua aggressività ha richiesto una preparazione di quasi un anno, si è servita dell'aiuto di modelli e stampe 3D delle gemelle. Una speciale procedura ha inoltre consentito di dimezzare la durata dell'intervento (in media di 18-20 ore), riducendo il tempo di esposizione delle bambine all'anestesia.

Le piccole sono rimaste sotto i ferri per circa 10 ore: 2 dedicate alla preparazione anestesiologica, le restanti alla separazione e alla ricostruzione di addome e torace. Al tavolo operatorio si sono avvicendate 5 équipe chirurgiche (per un totale di 40 persone) a cui era stata assegnata una precisa fase dell'intervento.

"Le bambine - ha detto Alessandro Inserra, direttore del Dipartimento chirurgico - non hanno problemi funzionali e stanno bene. In futuro si dovrà intervenire nuovamente per correzioni di natura estetica, ma il loro percorso di crescita sarà normale".

"La chiave del successo di un intervento così complesso è stato proprio lo scambio di esperienze e il confronto continuo tra alcune delle migliori professionalità del Bambino Gesù, che si sono prodigate senza riserve in ogni segmento del percorso che ci ha portati fino a qui".

(Redazione Online/D)

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