«Quello che accadde a centro metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro all'alba del 26 febbraio 2023 si poteva evitare. E, per questo, vogliamo denunciare lo Stato italiano».  Unanime la posizione dei sopravvissuti al naufragio del caicco "Summer Love", schiantatosi contro una secca a pochi metri dalla riva dello Ionio crotonese, provocando la morte di 94 persone, 35 delle quali erano minori.

Tornate a Crotone ad un anno di distanza da quella tragica notte, due sopravvissute, Nigeena Mamozai, di 24 anni, e la cognata Adiba Ander, di 20, non avevano mai parlato di quell'esperienza che le ha segnate per sempre. «Dobbiamo dire - afferma Nigeena - che il naufragio poteva essere evitato. Il governo italiano sapeva della presenza della nostra barca. Abbiamo visto un elicottero circa sette ore prima del naufragio. E lo hanno visto anche altri sopravvissuti. Era un elicottero, era di notte. Non era un aereo. Abbiamo sentito anche il rumore».

Non manca, nelle sue parole, la riconoscenza per l'accoglienza ricevuta a Crotone. «È stata favolosa ma - aggiunge – noi vogliamo dal governo italiano giustizia e verità ed il ricongiungimento familiare». «Ai governi italiano, tedesco ed europeo - le fa eco Whalidi - chiediamo di fare in modo di aprire corridoi umanitari per fare arrivare qui le nostre famiglie che sono in Afghanistan. Io ho perso moglie e due figli nel naufragio e sono rimasto solo con il mio unico figlio sopravvissuto, ma come me ci sono tante altre persone». Anche per Whalidi l'esito tragico di quel 26 febbraio si poteva evitare. «Quando eravamo in mezzo al mare - aggiunge - abbiamo visto tante volte un elicottero, ma non ci hanno aiutato».

A Crotone e a Cutro, in quei giorni, scattò una straordinaria gara di solidarietà. Tra gli abitanti Nicolina Parise, chiamata affettuosamente Nicoletta, ottantaduenne di Botricello, comune a poca distanza dal luogo della strage, che offrì subito la disponibilità di alcuni loculi della sua tomba di famiglia per accogliere le salme delle vittime: a lei il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assegnato un'onorificenza. La donna, vedova, madre di tre figli e nonna di cinque nipoti, animata da una profonda fede cattolica, sarà Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. La consegna è in programma il 20 marzo al Quirinale: «Questa importante onorificenza, che accetto con dignità e umanità - ha detto Nicolina Parise con voce ferma - non è un souvenir da esibire, ma una grande responsabilità. Ho una grande fiducia nell'umanità e vorrei che i potenti del mondo abbassassero le loro ali e guardassero negli occhi chi soffre per la fame e per le guerre».

Da oggi, tra Crotone e Cutro, parte una tre giorni di iniziative per l'anniversario del naufragio. Il via è stato dato con una partita di calcio che ha visto in campo, allo stadio Ezio Scida, circa 40 persone tra le quali glorie come Damiano Tommasi, ex calciatore di serie A e attuale sindaco di Verona, e Antonio Galardo, già capitano e bandiera dell'Fc Crotone. Ad assistere al match anche l'ambasciatore della Repubblica islamica dell'Afghanistan a Roma, che ha assicurato che «con il governo Meloni, si sta lavorando per consentire i ricongiungimenti familiari».

(Unioneonline/D)

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