Un anno e mezzo in arresto per uno scambio di persona. Ora chiede allo Stato un maxi-risarcimento
La storia di un uomo salentino, che ha fatto mesi di carcere e di domiciliari, venendo condannato anche a 11 anni in primo grado, per un pestaggio cui invece aveva partecipato il fratello, a lui molto somigliantePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha trascorso quasi un anno e mezzo in carcere e ai domiciliari a causa di uno scambio di persona. Per questo ora chiede allo Stato un maxi-risarcimento per «ingiusta detenzione».
Il protagonista della vicenda, riferita dal Corsera, è un 45enne salentino, finito sotto accusa per un brutale pestaggio avvenuto nel 2018.
Per i pm una “spedizione punitiva” contro due persone aggravata da un sequestro di persona a scopo estorsivo, per la quale l’uomo venne colpito da una misura cautelare assieme ad altre 5 persone e poi condannato a 11 anni, prima di essere assolto per non avere commesso il fatto.
Questo perché, si è scoperto in seguito, non era lui ad aver partecipato al pestaggio, bensì suo fratello, a lui molto somigliante.
Una volta finito in carcere l’uomo inizialmente decise di avvalersi della facoltà di non rispondere, per poi professare la sua innocenza. A scagionarlo furono successivamente l’autodenuncia del fratello, le dichiarazioni degli altri arrestati e la testimonianza della moglie di una delle vittime del pestaggio.
Ora il 45enne ha deciso di tornare in tribunale, a Lecce, ma non da accusato, bensì per pretendere un risarcimento di 300mila euro.
(Unioneonline/l.f.)