«Mia moglie era aggressiva e autoritaria». Lo ha detto Salvatore Ocone a inquirenti e investigatori quando gli è stato chiesto perché ieri mattina avesse ucciso la moglie Elisa Polcino e aggredito anche i suoi due figli - uno dei quali è morto - nell'abitazione di Paupisi, nel beneventano.

Le parole dell’uomo sono state riferite dal procuratore di Benevento Gianfranco Scarfò e dagli investigatori in una conferenza stampa. Quanto ai problemi di salute di Ocone, gli inquirenti hanno confermato che era stato curato per una psicosi cronica e nel 2011 era stato sottoposto ad un Tso. «Dopo questo episodio non ce ne sono stati altri», hanno detto. 

Il procuratore ha poi ricostruito la strage avvenuta ieri tra le 5 e le 6 di mattina. Salvatore Ocone, 58 anni, ha ucciso la moglie di 49 con una grossa pietra e ha colpito i figli in casa con lo stesso oggetto, poi li ha trascinati fino all'auto ed è fuggito.

I carabinieri hanno trovato nell'abitazione della famiglia e vicino al punto dove era parcheggiata l'auto dell'uomo tracce di sangue. «Ci siamo resi conto subito che i ragazzi erano stati colpiti in casa - ha detto il comandante dei Carabinieri di Benevento, il colonnello Calandro - Di qui la fretta di trovare l'auto nel tentativo di salvare i figli».

L'auto dell'uomo è stata poi individuata dall'elicottero dei carabinieri nella campagna di Ferrazzano, nascosta in un uliveto. Quando i carabinieri si sono avvicinati, Ocone non ha opposto resistenza e i militari hanno trovato il 15enne che era già morto e la figlia 16enne in fin di vita

Mario Ocone, 23 anni, il figlio maggiorenne della coppia, è giunto nella tarda serata nella villetta di Paupisi, dove ad accoglierlo ha trovato i carabinieri e i suoi familiari. Il ragazzo, descritto come un giovane introverso, è giunto da Rimini dove aveva trovato lavoro dopo il conseguimento del diploma presso l'Istituto Alberghiero di Castelvenere.

Frastornato e scioccato ha chiesto subito notizie sulle condizioni della sorella, l'unica sopravvissuta alla strage. Mario, che non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ha trascorso la notte in casa del nonno materno e della zia (la sorella della madre, ndr) ed oggi, di buon mattino, è partito alla volta di Pozzilli, in provincia di Isernia, per recarsi dalla sorellina ricoverata in gravi condizioni all'ospedale "Neuromed". 

(Unioneonline)

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