Uccide il bimbo della compagna a colpi di scopa. Poi ferisce la sorellina: fermato
Il responsabile è un 24enne di origini tunisine. La piccola è ricoverata in ospedale. Il paese sotto chocPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Prima si è accanito contro il bimbo, 7 anni, colpendolo alla testa con una scopa. Poi si si è scagliato contro la sorellina, di un anno più piccola.
Per il primo, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. È stato trovato senza vita, il corpo accasciato sul divano.
La bimba, invece, è ricoverata in ospedale, dove i medici le hanno riscontrato un "trauma cranio-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse". Le sue condizioni sono gravi, ma non è in pericolo di vita.
È questa la ricostruzione di quanto accaduto nella casa di Cardito, in provincia di Napoli, dove un 24enne, nato in Italia da genitori tunisini, ha brutalmente picchiato i due figli più grandi della compagna 30enne, lasciando indenne solo la più piccola, 4 anni appena.
A dare l'allarme al 113 è stata una telefonata anonima, che segnalava una "lite domestica".
Quando gli agenti si sono presentati sul posto, hanno fatto l'inquietante scoperta, rinvenendo il cadavere del bimbo e soccorrendo la sorellina sotto choc, con il volto talmente tumefatto che i medici del pronto soccorso avrebbero confidato ai cronisti presenti: "Mai vista una cosa del genere".
Il responsabile è stato interrogato e poi posto in stato di fermo. Secondo quanto riferito dalla stampa campana, avrebbe tentato di giustificarsi dicendo che i piccoli "sono caduti dalle scale".
Quanto alla madre, la donna, ascoltata anch'essa, ha detto che al momento dell'aggressione non era presente.
Sempre in base a voci non confermate, la furia del giovane si sarebbe scatenata perché, a suo dire, la donna riservava eccessive attenzioni ai figli, avuti da una precedente relazione, trascurando lui.
Gli investigatori sono ora al lavoro per chiarire tutti i contorni di una vicenda a dir poco agghiacciante.
Sotto choc la comunità del paese del Napoletano, dove alcuni cittadini avrebbero anche insultato pesantemente la madre dei bimbi, mentre veniva portata via dalle forze dell'ordine.
"Nella giornata della memoria, quando tutti quanti noi dovevamo riflettere sulle atrocità perpetrate dal
genere umano nel secolo scorso, la serenità della nostra comunità è stata squarciata da una notizia a dir poco sconvolgente. La vita di un bambino carditese è stata interrotta questo pomeriggio per un motivo
sicuramente futile rispetto all'importanza di una vita umana, a maggior ragione al cospetto di quella di un bambino", l'amaro commento del sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo.
"Da domani - ha aggiunto il primo cittadino - mi metterò al lavoro e insieme all'amministrazione tutta attiveremo tutte le misure che la legge ci consente. Insieme al settore Politiche sociali agiremo affinché i due bambini superstiti non si sentano soli e abbandonati".
(Unioneonline/l.f.)