Tutto da rifare, ancora una volta. Non sono stati convalidati i trattenimenti di tutti e 43 i migranti che erano stati portati due giorni fa in Albania a bordo della nave Cassiopea. I giudici, secondo quanto si apprende, hanno sospeso il giudizio e rimesso gli atti alla corte di Giustizia Ue. I richiedenti asilo domani sera, sabato 1 febbraio, arriveranno a Bari, accompagnati da una motovedetta della Guardia Costiera.

Un film già visto: anche i precedenti trasferimenti di migranti in Albania organizzati dal governo sono stati vanificati dalle decisioni dei magistrati della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che non ha convalidato i trattenimenti disposti dalla questura della Capitale.

La Corte rimette «gli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea», si legge nelle 25 pagine di sentenza. «Il giudizio – si legge - va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia. Poiché per effetto della sospensione è impossibile osservare il termine di 48 ore previsto per la convalida, deve necessariamente essere disposta la liberazione del trattenuto».

I migranti, rimasti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader, provenienti da Bangladesh ed Egitto, avevano fatto domanda di asilo.

Il governo lascia trapelare «grande stupore» per la decisione dei magistrati, perché «a nostro avviso non c'è la necessità di aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea», affermano imprecisate “fonti” dell’esecutivo. «Ennesima invasione di campo dei giudici che danneggia l’Italia e fa felici la sinistra e i clandestini», tuona il numero 2 della Lega Andrea Crippa.

«Giorgia Meloni si rassegni, i centri in Albania non funzionano e non funzioneranno, sono un clamoroso fallimento», dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. «Aumentano a dismisura le risorse pubbliche sprecate a causa dell'ostinata volontà del governo di non rispettare le leggi e le sentenze europee. Chiederemo di avere il resoconto di tutti i costi sostenuti dallo Stato in questa missione. Secondo le nostre stime, siamo ormai a oltre un miliardo di euro che poteva essere investito per assumere infermieri e medici nei reparti svuotati della sanità pubblica».

(Unioneonline/L)

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