Trovata senza vita, nel suo appartamento nel centro di Milano, Fiorenza Rancilio. La donna, 73 anni, era la sorella di Augusto Rancilio, architetto sequestrato nel 1978 quando aveva 26 anni e mai più trovato. Era la presidente della fondazione a lui dedicata.

La 73enne è stata rinvenuta nella sua casa di via Crocefisso con una profonda lesione alla testa, avvolta in una coperta e con alcuni asciugamani a coprirla, anche sul volto. Il corpo era disteso nel salotto di casa e in una stanza vicina, seduto a terra in stato catatonico, c'era il figlio di 35 anni, che farfugliava ma non riusciva a parlare. L’uomo sarà fermato nelle prossime ore per omicidio volontario. La Procura sta vagliando la posizione del 35enne, che aveva assunto psicofarmaci e resta per ora piantonato in ospedale. In casa - un appartamento in uno stabile tutto della famiglia Rancilio, nota famiglia italo-svizzera di immobiliaristi - c'erano molti medicinali.

Secondo le indagini, coordinate dal pm di turno Ilaria Perinu e condotte dai carabinieri della Compagnia Duomo e del Nucleo investigativo, la morte della donna risale a questa mattina. In base al sopralluogo e ai primi rilievi non ci sono segni di effrazione, né alle porte né alle finestre. Si cerca inoltre di individuare l'oggetto usato per uccidere: se ne stanno esaminando alcuni trovati in casa, per appurare la loro compatibilità con le ferite e, dato che non ci sono segni visibili di sangue, se siano stati puliti o meno. 

Rancilio era figlia di Gervaso Rancilio, imprenditore che si era trasferito a cercare fortuna in Francia e poi era tornato nel Milanese, dove aveva costruito interi quartieri in alcuni comuni dell'hinterland. Proprio davanti ad un suo cantiere a Cesano Boscone, Gervaso e suo figlio vennero circondati da un commando di otto persone la mattina del 2 ottobre 1978. Augusto venne caricato su un furgone e di lui non si seppe più nulla, fino a quando il boss della 'ndrangheta Saverio Morabito raccontò che era stato ucciso perché aveva cercato di ribellarsi ai suoi carcerieri.

(Unioneonline/D)

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